Il “viaggio” degli organi è avvenuto dall’aeroporto di Comiso. Il deputato all’Ars Pippo Digiacomo scrive: “Ieri, l’atto d’amore di una famiglia, addolorata dalla perdita della figlia, è stato reso possibile grazie all’esistenza dello scalo ed alla disponibilità degli operatori. La giovane è morta per un ictus. Il cuore della giovane è andato a Cagliari, il fegato a Roma, i polmoni ed un rene a Palermo, un rene a Catania. “La macchina organizzativa è stata celere ed efficente – spiega Digiacomo – lo scalo è stato riaperto tempestivamente per dare agli aerei militari, che avrebbero preso in consegna gli organi la possibilità di atterraggio. Lo scalo di Comiso dimostra di servire il comprensorio a tutto tondo consentendo lo sviluppo del territorio e servendo alle necessità della collettività”.
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