Non credo ci sia modo migliore per affrontare i momenti critici che la nostra società si trova a vivere, che quello di sdrammatizzare sull’incertezza del futuro e sullo smarrimento delle coscienze. Tuffandosi nell’ironia, nel divertimento facile e spontaneo, quale può essere rappresentato dallo spettacolo ultimo in replica al Masd proposto dal maestro Giuseppe Arezzo. “Varietà del Varietà” è la rivisitazione del varietà classico anni 50, quando sul palcoscenico si cantava, si ballava, si recitava e quando il pubblico pagava poco per divertirsi e ridere, ridere, ridereà Era evasione? Forse sì, si usciva dalle macerie della seconda guerra mondiale erano gli anni della “ricostruzione” e bisognava ricostruire “l’Unità”, quella che si perde con la barbarie della guerra. Anche oggi, uno spettacolo semplice dove si muovono personaggi schietti, musicisti, attori come Massimo Leggio, che improvvisano le battute come ai tempi di Angelo Musco può costituire una evasione, si una evasione dagli spettacoli penosi della politica, dal massacro psicologico che si subisce da anni, da uno stato di confusione mentale che reca danni notevoli innanzitutto a chi è maggiormente sensibile ai problemi sociali. E allora che ben venga il “Varietà del Varietà”, spettacolo benefico e illuminato, anche per la novità proposta dal maestro Arezzo con l’introduzione del coro il Pentagramma, che canta in polifonia e con ironia famosi brani del passato di grandi compositori come Danzi – De Sica – Buscaglione- Modugno – Beccaria – Kramer e altrià Basta piangere è il titolo del libro di Aldo Cazzullo, che prendo in prestito non tanto per confermare quello che il giornalista autore del libro vuole sostenere, cioè che il presente non è poi così triste di fronte al passato, ma quanto per dire che non è piangendoci addosso che si risolvono i problemi ma trovare anche la forza di ridere, esorcizzando misere condizioni sociali a cui purtroppo sembra ci stiamo abituando. Andiamo al “Varietà del Varietà” il 14 febbraio prossimo che si terrà alle ore 18.00 all’auditorium della Scuola dello Sport (spettacolo gratuito). Maria Moscato