Novità per gli asili nido. Ritoccando le fasce di reddito per il pagamento delle rette degli asili nido, il Comune cerca di venire incontro a chi ha redditi minimi. La prima fascia, che attualmente era da zero a settemila e cinquecento euro, adesso, invece, si ferma a cinquemila. Le famiglie che hanno fino a cinquemila euro pagheranno 25 euro al mese (fino ad oggi hanno pagato più del doppio, 52 euro). Da cinquemila euro a settemila cinquecento si pagherà 52 euro. Una fascia in più, quindi, per le famiglie meno abbienti. Rimangono invariate tutte le altre fasce. Nessuna retta per le famiglie indigenti seguite dai servizi sociali del Comune. Da 7.500 a 10.500 euro si pagano 116 euro, fino a 15.500 130 euro. Ed ancora fino a 18 mila 153 euro, fino a 20.500 162 euro, fino a 23.500 euro 175 euro. La fascia tra 23mila e 26mila paga 195 euro al mese, mentre oltre i 26mila euro la retta è di 220 euro. Di recente il Comune, essendo stata superata la situazione di sforamento del patto di stabilità, ha potuto aprire anche l’asilo nido di Ibla, chiuso da settembre. Spazio anche per i 90 bambini nuovi iscritti che, sempre per motivi legati allo sforamento del patto, non potevano essere accolti nelle strutture comunali a corto di personale di ruolo.