Biologico e prodotti a km zero. Sono le due prerogative del bando per il servizio mensa scolastica che il Comune ha già trasmesso all’Urega. Spetterà a tale organismo espletare la gara per l’individuazione della ditta che curerà il servizio fino alla fine dell’anno scolastico e, probabilmente, per i primi mesi del nuovo. Un punteggio in più avranno le ditte che proporranno un numero maggiore di prodotti biologici e legati al territorio, per dare una risposta in termini di qualità. Per questo si prevede un prezzo a base d’asta superiore, per ogni pasto. Venti centesimi in più, ma ovviamente nulla in più dovranno corrispondere i genitori. La polemica sulla qualità infiamma il dibattito politico. Il sindaco ha dato mandato all’ufficio di intensificare i controlli sull’operato della ditta che attualmente cura il servizio. Ogni due giorni dovrà essere consegnato al primo cittadino un report sui controlli. Proprio sulla qualità, tuttavia, c’è da ribadire che il cibo è sempre risultato assolutamente salubre. Su questo aspetto mai un rilievo da parte degli uffici sanitari. Il problema è legato al gusto e, sottolineano alcuni, alle quantità. “La strada giusta per offrire un vero servizio di qualità ai nostri bambini – spiega il sindaco Federico Piccitto – rimane quella di attrezzare una mensa per ogni scuola. Non è possibile pensare che ciò avvenga in tempi immediati, per questo si sta intanto facendo una nuova gara, con l’individuazione della ditta entro i primi di aprile. Stiamo però lavorando parallelamente per la creazione di una mensa in ogni scuola. Diversamente, per il numero elevato di pasti da confezionare ogni giorno, i pasti vengono preparati al mattino e poi la qualità magari non è il massimo”. Solo una scuola attualmente è attrezzata con la cucina: quella di Ibla. Per il resto gli interventi effettuati in questi anni nell’edilizia scolastica non hanno previsto la creazione degli spazi dedicati al confezionamento dei pasti per i bambini. Venerdì mattina, intanto, alcuni consiglieri comunali dei 5 stelle, tra cui Zaara Federico, si sono recati, insieme all’assessore Gianflavio Brafa, ovviamente senza preavviso, alla materna Paolo Vetri.