E’ stato revocato dalla Procura della Repubblica di Ragusa il sequestro preventivo del poligono di tiro dell’associazione nazionale Tiro a segno sezione di Ragusa presso il quale si svolgono eventi sportivi con l’uso delle armi. Si legge nella revoca che “non sussistono i presupposti del sequestro in quanto non è ravvisabile l’ipotesi di reato relativamente alle armi sportive essendo le stesse regolarmente denunciate e comunque nelle condizioni minime per evitare che estranei se ne impossessino agevolmente”. Rimane sequestrato, invece, un magazzino deposito in cui erano custodite armi e munizioni, ma l’associazione Tiro a Segno tramite il suo legale, avvocato Ignazio Gafà, ha presentato ricorso in Cassazione sostenendo che non esiste violazione di legge in quanto “le cartucce rinvenute dentro e fuori le tre casseforti, materiale regolarmente denunciato e detenuto, ammonta come polvere da lancio al peso di Kg 3.119,5 non superando la quantità di Kg 5, soglia sotto la quale non occorre la licenza prefettizia”. Nel ricorso il difensore del rappresentante ragusano dell’associazione Tiro a Segno sottolinea che il materiale in deposito per l’uso giornaliero del poligono si trovava in un luogo provvisto di porta d’accesso blindata e sistema d’allarme, e – riporta il legale – lo stesso Tribunale del Riesame osserva che l’associazione Tiro a Segno ha i necessari certificati rilasciati dalla competente autorità in materia di poligoni e postazioni di tiro. Ragion per cui è stata chiesta anche la restituzione del manufatto utilizzato per il deposito e la ricarica del munizionamento del poligono di tiro di contrada Trifondè già aperto.