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01/03/2014 -

Giudiziaria/

OMICIDIO NIGITO DUE CONDANNE E UN’ASSOLUZIONE

È finito con due condanne ed una assoluzione, per non avere commesso il fatto, il processo ai danni dei vittoriesi arrestati tra il 18 luglio del 2012 ed il 4 giugno dell’anno scorso per l’omicidio di Francesco Nigito, 47 anni, e per il tentato omicidio dei fratelli Giuseppe di 43 e Gianluca di 41, avvenuto il 18 luglio di due anni fa nella centralissima via Adua. La sentenza al termine del processo con il rito abbreviato è stata emessa, dopo oltre due ore di camera di consiglio, dal giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Ragusa, Giovanni Giampiccolo, alle 19,30 di giovedì. Per tutto il pomeriggio gli avvocati Enrico Platania ed Emilio Cintolo hanno cercato di smontare le accuse mosse ai loro assistiti, Massimo e Giovanni Intelici, zio e nipote, rispettivamente di 36 e 20 anni. Il primo è stato condannato a 18 anni di reclusione, il secondo a sei anni e quattro mesi. Assolto Francesco Rico Giliberto, di 42, socio in affari di Interlici senior, difeso dagli avvocati Daniele Scrofani e Valentina Sanzone. Le motivazioni saranno depositate entro 80 giorni. La scorsa settimana erano intervenuti l’avvocato Santino Garufi che rappresenta la mamma, le sorelle ed i figli della vittima. Il pm Marco Rota, aveva chiesto una condanna all’ergastolo per Massimo Interlici, accusato di omicidio volontario e tentato plurimo omicidio, nonchè di detenzione di armi, e sedici anni di carcere per Giovanni Interlici, nipote di Massimo e Francesco Rico Giliberto: secondo gli inquirenti sarebbero stati loro a “passare” al presunto omicida una delle due pistole utilizzate per uccidere Nigito, dopo che la prima si è inceppata. Per loro l’accusa era di concorso in omicidio e nel duplice tentato omicidio.
inter-vas

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