Si è svolto venerdì a Vittoria, su iniziativa delle segreterie cittadine di Pd e Sel, un incontro pubblico su “Diritti Civili e Democrazia”. L’iniziativa, voluta fortemente dall’area Civati di Vittoria – oltre che da Sel – voleva essere una occasione di confronto aperto, anche dai toni forti, ma decisamente schietto e sincero su temi che vengono trattati con timidezza e forte imbarazzo: unioni civili, testamento biologico, ius soli, legge 194 e obiezione di coscienza, procreazione assistita. Nel dibattito sono stati coinvolti Antonella Monastra (Pd), Luigi Carollo (Sel) e Carlo Verri (Lgbt) che, nella loro Città (Palermo) e a livello nazionale, hanno dato e danno tutt’ora un grande contributo alla battaglia per il riconoscimento dei diritti civili. “E in effetti il dibattito c’è stato – spiega Nadia Fiorellini -, stuzzicato e sollecitato dai contributi dei nostri ospiti. Ma un appunto voglio fare al mio partito: i Democratici dov’erano? I democratici di Vittoria hanno parlato esclusivamente attraverso gli interventi del segretario cittadino (doveroso), del segretario provinciale e del sindaco. Purtroppo (ahimè) sappiamo già che le posizioni da loro espresse non sono quelle dell’intero partito, perché allora non si spiegherebbe come mai il regolamento della istituzione del registro delle unioni civili giace da quasi un anno nei cassetti del consiglio comunale, con la paura di portarlo in aula per non spaccare la maggioranza. Ma di cosa stiamo parlando? La verità è che venerdì sera i consiglieri comunali del mio partito hanno perso l’occasione di confrontarsi, davanti a tutti, su temi importanti. Il confronto – spiega la Fiorellini non avrebbe certo modificato le opinioni di ognuno, ma almeno ci saremmo parlati e confrontati con sincerità. Invece no, hanno preferito snobbare ed evitare discussioni”