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02/04/2014 -

Ambiente/

RAGUSA, TESORO BOTANICO IN UN CAMPO

Un tesoro alla scuola Palazzello. Non si tratta di oro, ma di piante che Legambiente ci racconta. Si tratta di ben nove specie di orchidee selvatiche in piena città. Sono state scoperte durante le attività preparatoria dell’iniziativa ambientalista Nontiscordardime. Una collaborazione tra Legambiente Ragusa il Carrubo e il Circolo Didattico Palazzello. Il campo è quell’area verde di pertinenza dell’edificio scolastico: una piccola oasi di natura sfuggita alla frenesia cementificatoria che ha colpito anche il capoluogo ibleo. Un numero di specie pari a circa un quinto di quelle presenti negli Iblei ed un decimo di quelle presenti in tutta la Sicilia. Un ritrovamento probabilmente incompleto, visto che la stagione di fioritura non è ancora terminata e quindi altre specie potrebberserapiaso fare la loro comparsa. Le piante selvatiche sono state individuate dal Biologo Antonino Duchi, presidente del Circolo Il Carrubo di Ragusa che, insieme all’assessore Claudio Conti, alla Preside Giovanna Piccitto ed alla Vicaria Angela Guardo, stava effettuando un sopralluogo preparatorio per l’iniziativa Nontiscordardime, la giornata nazionale di volontariato di Legambiente dedicata alla qualità e alla vivibilità degli edifici scolastici.  E’ stato immediatamente contattato Vito Campo, esperto dell’affascinante mondo delle orchidee, che ha confermato ed integrato la determinazione delle varie specie: Serapias vomeracea, Ophrys sphegodes, Ophrys speculum, Ophrys lutea, Ophrys sicula, Ophrys incubacea, Ophrys fusca, Ophrys flammeola ed Ophrys archimedea sono i nomi scientifici delle piante osservate, alcune delle quali presenti in decine di esemplari. “L’area verde esterna alla scuola Palazzello si mostra come un’aula naturalistica e didattica all’aperto – sottolinea il Biologo Duchi – e come tale ritengo vada gestita e valorizzata, dando l’opportunità in primis ai docenti ed agli studenti di conoscere e studiare la natura dal vivo e di prima mano”. Il Comune si è impegnato ad intervenire a breve per la bonifica dell’area. Ma l’associazione ambientalista invita a svolgere, oltre alla indispensabile bonifica, solo interventi di manutenzione leggera e nei tempi biologicamente adeguati, in modo da non precludere alla flora e fauna di mantenersi e svilupparsi.

 

 

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