Discordanze tra gli impegni assunti dal Comune per la realizzazione di opere, con i piani di spesa annuali, ed il dato effettivo della cassa. Discordanze consistenti, si parla di oltre 16 milioni di euro. Soldi vincolati che, però, sarebbero stati utilizzati per altre spese comunali. E’ quanto emerge da un’opera di controllo attuata dall’amministrazione comunale in vista dell’approvazione del rendiconto consuntivo del 2013. L’assessore Stefano Martorana spiega che c’è un avanzo di amministrazione pari a 13 milioni di euro, tre in più dello scorso anno. Quei soldi saranno adesso vincolati proprio per la legge su Ibla. Ma cos’è accaduto negli anni passati? Fino al 2004 non c’erano conti diversi tra i trasferimenti ordinari e quelli della legge su Ibla, invece dal 2005 sono stati previsti dei sotto conti appositi. Questo vuol dire che fino al 2004 le somme venivano messe tutte insieme nel calderone generale, con l’obbligo, ovviamente, di spendere la quota relativa ai finanziamenti della 61/81 per il centro storico. Nel 1997 però, con l’acquisizione del software per la gestione del bilancio, nel trasferimento dei dati sull’avanzo non sarebbero state vincolate tutte le somme ancora non spese sulla legge su Ibla. La parte non vincolata sarebbe stata impiegata per altri interventi attuati dal Comune, fuori però dai progetti previsti dai piani di spesa della 61/81. Al momento questa l’ipotesi, mentre la certezza è che quelle somme dovevano comunque essere reperite e messe a disposizione dei progetti per i quali sono state trasferite dalla Regione. L’amministrazione grillina, quindi, mette mano ad una situazione che negli anni alcuni consiglieri hanno sollevato, ma che non era mai stata affrontata dagli amministratori. E’ un po’ come se negli anni si fossero presi dei soldi da quel salvadanaio, ma nessuno aveva pensato di rimetterceli. “Il Comune di Ragusa – spiega Martorana – è un comune serio, e lo dimostriamo con questo atto che vincola le somme”.
Panoramica sulla Privacy
Il trattamento e la raccolta dei dati personali e della privacy è regolamentata dall'Articolo 13 del Decreto Legislativo del 30 Giugno 2003 numero 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e dal Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation) in vigore dal 25 Maggio 2018.
Per l'informativa completa vi rimandiamo alla pagina Privacy Policy.