G. G., un pregiudicato vittoriese di 54 anni, era stato arrestato nell’agosto del 2013 ed il mese scorso aveva patteggiato la pena di un anno e tre mesi di reclusione per il reato di furto continuato in concorso con altri pregiudicati. Dopo avere scontato sette mesi di reclusione, l’uomo ha rivolto istanza al giudice al fine di essere ammesso agli arresti domiciliari piuttosto che alla detenzione in carcere. Dopo alcuni giorni dall’istanza è stato accontentato e dalla Casa Circondariale di Ragusa, ha raggiunto la sua abitazione a Vittoria. Tuttavia, solo dopo 25 giorni di permanenza in casa, in piena mattinata, si è presentato presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria riferendo di essere scappato da casa dopo un acceso diverbio con la moglie convivente, richiedendo di essere accompagnato nuovamente in carcere. I poliziotti, dinanzi all’originale richiesta, hanno verificato la sua posizione giuridica constatando lo stato di evasione dalla misura cautelare degli arresti domiciliari e l’assenza di autorizzazioni per uscire da casa. Nelle more che si interloquisse con l’autorità giudiziaria, l’uomo andava in escandescenze tentando di strangolarsi e cercando di gettarsi dalla finestra. I poliziotti hanno dovuto richiedere l’intervento dell’ambulanza del 118 che ha trasportato l’uomo in ospedale dove è stato visitato da specialisti, sottoposto a immediate cure mediche e, dopo le dimissioni, riaccompagnato presso la sua abitazione.