L’accordo di fine anno 2013 tra la regione Sicilia e la Federfarma che ha avviato la “distribuzione per conto” da parte delle farmacie aperte al pubblico dei farmaci inclusi dall’Aifa nel prontuario ospedale-territorio sta provocando qualche disagio agli utenti, da una parte, e alle farmacie dall’altra. Lo segnala il deputato Nino Minardo che vuole dei correttivi all’accordo. Per questi motivi l’on. Minardo ha posto la questione al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, affinchè faccia da tramite con la Regione per superare queste difficoltà. I farmaci in questione riguardano i malati cronici, i malati oncologici ed altri pazienti che necessitano di particolari medicine che vengono prescritte tramite piano terapeutico dallo specialista. I pazienti che ne hanno necessità devono recarsi con una copia del Piano terapeutico o della richiesta dello specialista, a seconda del farmaco, dal proprio medico curante che effettuerà la prescrizione con la quale successivamente potranno ritirare il farmaco prescritto nella farmacia aperta al pubblico. “Ed è proprio in questi passaggi – sottolinea l’on. Minardo – che si verificano le difficoltà: in primo luogo i pazienti dovranno pagare il ticket non previsto precedentemente per questo tipo di forniture effettuate dalle farmacie degli ospedali e poi lo stesso utente si deve recare in farmacia due volte, prima per richiedere il farmaco e poi, dopo qualche giorno, per ritirarlo in quanto naturalmente le farmacie non ne hanno la disponibilità”. Alla luce di ciò ed in previsione del tavolo tecnico che si terrà nelle prossime settimane dove si confronteranno la Regione, Federfarma e Farmacisti ospedalieri per un primo bilancio riguardante la nuova disposizione, l’on. Minardo ha chiesto al Ministro Lorenzin un suo intervento alla Regione per verificare se è possibile attuare iniziative per abolire il ticket sulla distribuzione DPC e nel contempo prevedere la dotazione per le farmacie sovvenzionate di un piccolo quantitativo di farmaci cosicchè l’utente non sia costretto a tornare due volte in farmacia per lo stesso motivo.
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