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23/04/2014 -

Cronaca/

Emergenza sbarchi

Foto sbarco 4La Fondazione san Giovanni Battista, da sempre impegnata nell’accoglienza, nella tutela e nell’integrazione degli stranieri che arrivano nella nostra terra, esprime preoccupazione per l’emergenza sbarchi che registra una situazione di grande criticità e lancia un appello. “Sono migliaia gli stranieri che stanno arrivando e migliaia quelli previsti per i prossimi mesi. Il fenomeno, che quest’anno non è diminuito nemmeno nella stagione invernale, è destinato a crescere con la bella stagione. Le province di Ragusa e Siracusa non possono essere lasciate sole a sostenere l’accoglienza. La fondazione San Giovanni Battista fa appello alle istituzioni nazionali, regionali e comunali, alle forze politiche e ai parlamentari affinchè siano rafforzate le ambasciate italiane nel nord africa, in Siria e nelle zone di partenza per fare delle ambasciate i corridoi umanitari. L’Italia chieda con forza che i governi europei facciano lo stesso con le loro ambasciate. Va stroncato – scrive il presidente della fondazione San Giovanni Battista, Tonino Solarino – il malaffare delle organizzazione degli scafisti e l’Europa non può tirarsi fuori da una emergenza di queste proporzioni lasciando sola l’Italia. Nazioni come la Germania hanno garantito ad un numero maggiore di stranieri possibilità di integrazione, ma oggi il peso dell’accoglienza e dell’emergenza è solo sulle spalle dell’Italia. In attesa di fare delle ambasciate “i corridoi umanitari” l’operazione “mare nostrum” che ha evitato altre tragedie del mare non sia sostenuta solo dalla marina italiana ma da una flotta europea che veda un contributo dell’Onu. Nell’immediato la marina italiana non sbarchi gli immigrati esclusivamente nei porti di Augusta e Pozzallo, ma nei porti – scrive la fondazione San Giovanni – di tutto il territorio italiano per poi smistarli in maniera proporzionata nei diversi centri di accoglienza. Siano evitati per quanto è possibile allestimenti di campi improvvisati. Siano utilizzati immediatamente i posti aggiuntivi della rete degli Sprar, dove opera personale specializzato, già finanziati e ancora integralmente disponibili per un totale di più di seimila posti. Siano inviati – scrive, nel suo appello alle istituzioni, la fondazione San Giovanni Battista – più mezzi e risorse di uomini nei centri con maggiore criticità come Pozzallo. Gli attuali mezzi sono insufficienti. Abbiamo visto solo due operatori delle forze dell’ordine a presidiare centri con più di 400 persone. In alcune casi – scrive Tonino Solarino – non ci sono le somme per la benzina dei mezzi e per pagare gli straordinari. A garanzia degli stessi stranieri onesti e nel rispetto delle popolazioni che stanno mostrando un volto accogliente invitiamo le forze dell’ordine a non avere nessuna tolleranza rispetto alle innumerevoli segnalazioni di azioni di prepotenza messe in atto da parte di alcune minoranze di immigrati che fanno registrare furti o violenze private. Sta crescendo la paura e l’accoglienza potrà essere custodita solo dal fatto che i cittadini italiani non vedano minacciata la loro sicurezza. I permessi di soggiorno non siano rilasciati solo in base alle situazioni dei paesi di origine, ma, pur rispettando le convenzioni internazionali, anche in base alla capacità degli stranieri di rispettare le comunità che li accolgono. Le commissioni preposte al rilascio dei permessi di soggiorno acquisiscano – scrive Tonino Solarino della fondazione San Giovanni Battista – relazioni sui comportamenti degli stranieri dal loro arrivo in Italia. Sono stati rilasciati permessi a soggetti che nei centri di accoglienza hanno avuto comportamenti violenti e sono stati negati permessi a persone che hanno avuto comportamenti irreprensibili”.

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