In relazione alla decisione assunta dall’ex Provincia regionale di Ragusa di recedere dalla partecipazione al Consorzio Universitario Ibleo, il sindaco Federico Piccitto dichiara: “Stupore, rammarico e profonda preoccupazione per una scelta improvvisa che torna a gettare ombre oscure sul futuro dell’università iblea. La decisione, da parte del commissario straordinario della ex Provincia regionale di Ragusa, infatti, crea di fatto una voragine tecnica, normativa ed amministrativa che rischia di condannare irrimediabilmente ogni ipotesi di mantenimento dell’esperienza universitaria a Ragusa, mortificando altresì tutti gli sforzi economici che finora, puntualmente, il Comune ha onorato nonostante le ormai note criticità finanziarie. A questo si aggiunge anche – scrive il sindaco Piccitto – per i lavoratori del Consorzio Universitario Ibleo, un futuro caratterizzato dalla massima incertezza. Il commissario, da me immediatamente contattato, mi ha comunicato nel dettaglio le ragioni tecniche che hanno determinato tale scelta. Resta quindi il fatto che il Comune, d’ora in avanti, sarà obbligato ad un impegno in solitaria, insostenibile e non certo programmabile. Una vicenda che rappresenta un altro dei molteplici esempi della politica fallimentare di una Regione la quale, oltre a non onorare ancora i propri impegni, economici e tecnici, ha creato, rispetto al futuro delle Province, un vero e proprio vuoto normativo, che, molto presto, rischia di allargarsi ad altri temi sensibili e strategici per il futuro del nostro territorio. I Comuni non possono più colmare – scrive il sindaco Piccitto – le inefficienze della Regione, né sostituirsi ad essa. E’ ora che ognuno si assuma la responsabilità dei propri atti. Da parte mia, – annuncia il sindaco Federico Piccitto – chiederò la convocazione di un Consiglio Comunale aperto, invitando anche la deputazione regionale iblea, perchè tutte le forze politiche facciano sentire la propria voce con l’obiettivo di individuare al più presto soluzioni efficaci tese a garantire un futuro più sereno all’esperienza universitaria nel territorio ibleo”.