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15/05/2014 -

Cronaca/

Tentano il “buco”, ma i carabinieri li scoprono

BARRERA_Salvatore_1981I militari della Stazione Carabinieri di Marina di Ragusa hanno arrestato un vittoriese e ne hanno denunciato un altro irreperibile, dopo che li hanno pizzicati in flagranza in un tentato furto in abitazione. Il fuggitivo è stato facilmente identificato anche perché ha lasciato l’auto della madre sul posto con a bordo propri documenti. I carabinieri di Marina e quelli del Nucleo operativo e radiomobile sono stati allertati da una segnalazione al 112. Giunti sul posto sono riusciti a bloccare uno dei due ladri, mentre l’altro è riuscito a far perdere le proprie tracce. I carabinieri, riscontrati i segni del reato presso l’abitazione “visitata” dai due, con la porta rotta, hanno condotto in caserma e arrestato il vittoriese Salvatore Barrera, 33enne. Il complice, il 29enne R.B., non è stato rintracciato e ha scampato le manette. È stato comunque identificato poiché sul posto ha lasciato l’auto della madre che, sebbene senza documenti di circolazione e assicurativi, tant’è che è stata sequestrata, aveva al suo interno un documento con cui era stato notificato il foglio di via e divieto di ritorno nel comune di Ragusa per tre anni. È quindi stato denunciato, oltre che per tentato furto in abitazione, anche per violazione del divieto di ritorno. Ma non è tutto, sebbene alle 4 del mattino i carabinieri avessero cercato arnesi da scasso e segni d’effrazione anche presso le abitazioni limitrofe, s’è scoperto, all’apertura del tabaccaio poco lontano dal luogo dell’arresto, che qualcuno nottetempo aveva cercato – bucando il muro tra un appartamento limitrofo e l’esercizio commerciale – di entrare molto probabilmente per rubare. Peraltro nella stanza da letto dei vicini, i carabinieri hanno trovato una birra mezza bevuta che permetterà di dare certezza della presenza di almeno uno dei due. Si procederà, infatti, col rilievo delle impronte digitali. Singolare che la porta dell’appartamento limitrofo la tabaccheria non avesse segni d’effrazione. I militari hanno trovato addosso all’arrestato più di quaranta chiavi. Provando e riprovando hanno scoperto che una di esse apriva perfettamente la serratura dell’appartamento. Essi erano quindi potuti entrare indisturbati senza forzare la porta. Ma come si saranno impossessati della chiave? E le altre chiavi cosa aprono? Sono interrogativi ai quali i militari di Marina di Ragusa stanno cercando di dare una risposta. Al momento il sospetto è che le chiavi siano state sottratte in abitazioni già svaligiate e che servissero per ritornare poi a distanza di tempo. I due sono quindi accusati anche di tentato furto aggravato. L’arrestato è stato condotto nel carcere di Ragusa.

 

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