La Polizia ha denunciato il tunisino S.M di anni 42 per minacce e C.G. di anni 37 originario di Santa Croce Camerina per lesioni gravi commesse con un’arma (bastone). Il tunisino qualche giorno fa aveva fatto ricorso alle cure mediche del pronto soccorso di Ragusa per una mano dolorante, la frattura del metacarpo. Nonostante la grave ferita l’uomo non aveva presentato alcuna denuncia, ma la polizia avendo visto il referto medico, ha deciso di indagare. L’uomo dapprima non ha raccontato nulla, poi ha parlato. I due uomini denunciati lavorano nella stessa azienda agricola a Santa Croce: l’italiano è capo squadra ed il tunisino è bracciante. Il tunisino era stato richiamato in modo volgare dall’italiano che ricordava al bracciante quanto sia facile essere licenziati. Il tunisino a quel punto rispondeva per le rime ed il capo squadra lo minacciava di “ammazzarlo di botte” a fine turno. A questo punto il bracciante tunisino si allontana per fare la pipì ma quando torna sul campo viene ripreso dal caposquadra. Vani i tentativi di riportare alla calma il capo squadra furioso perché il bracciante a suo dire non doveva allontanarsi per nessun motivo. Il tunisino ha raccontato che il caposquadra si è armato di un bastone, mentre lui ha acchiappato una forbice. Una bastonata inferta dall’italiano ha colpito alla mano il bracciante. Alla lite hanno assisto i colleghi di lavoro. Al termine delle indagini i due soggetti sono stati entrambi denunciati.
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