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21/06/2014 -

Cronaca/

Ragusa, sequestrata casa a luci rosse in pieno centro

foto con logoEnnesimo sequestro, nel centro storico di Ragusa, di una casa adibita a luogo di prostituzione. La Polizia questa volta è intervenuta in via Michele Pennavaria. Sono state contestate diverse sanzioni al proprietario dell’immobile composto da due monolocali. I residenti erano esasperati, ed in settimana avevano segnalato il tutto al personale della Polizia di Stato. I loro racconti erano quasi inverosimili: “Mentre ci troviamo in casa e lasciamo la porta aperta entra qualcuno e chiede se può consumare un rapporto sessuale”… “mia figlia era da sola in casa ed ha sentito citofonare, si è affacciata ed un uomo anziano le ha chiesto se bastavano 30 euro perché di più non ne aveva”. Ed ancora: “Abbiamo paura di fare uscire i nostri figli, ormai non siamo più al sicuro nei luoghi dove io sono cresciuto e giocavo da bambino”. Lo sfogo dei residenti non è passato inosservato, il giorno dopo, predisposto il servizio, la casa aveva già i sigilli. Alle 18 di venerdì, la sezione Criminalità diffusa della Squadra Mobile si è fatta subito carico del problema ed è andata a valutare la veridicità di quanto segnalato dai residenti. L’attività di osservazione davanti l’abitazione è durata pochi minuti, difatti il primo cliente è arrivato pochi minuti dopo. Tra i clienti vi erano giovani ed anziani, insospettabili padri di famiglia o professionisti che temporaneamente si trovavano a Ragusa per lavoro. Tutti, nel comprensibile imbarazzo, hanno riferito negli uffici della Squadra Mobile di aver pagato anche 250.00 euro per prestazioni “particolari”, tanto che in casa sono stati trovati “accessori” di tutti i tipi, falli di gomma, vibratori, gel lubrificanti, unguenti afrodisiaci, fruste, cinghie e corpetti ai quali veniva applicato un fallo in plastica che le prostitute indossavano per sodomizzare i clienti dai gusti più hard. L’immobile è composto da due monolocali, abitati entrambi da prostitute di origini sud americane in regola sul territorio nazionale. Il proprietario dell’immobile ha confermato di essere a conoscenza del fatto che all’interno delle due abitazioni di sua proprietà si consumassero rapporti sessuali a pagamento. Lo dava in affitto perchè aveva bisogno di denaro. Gli investigatori hanno comunque appurato che l’uomo non ha stipulato alcun regolare contratto con le ospiti, e per questo verrà sanzionato dopo gli ulteriori accertamenti. Durante le indagini, l’uomo, che ha un regolare contratto di lavoro full time, ha confessato agli agenti di avere altri immobili, per tanto sono in corso ulteriori attività di Polizia giudiziaria per verificare eventuali elementi di reità a suo carico.

 

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