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28/06/2014 -

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Incendi? La colpa è della politica!

presidio cislRiceviamo dalla Cisl e pubblichiamo: “Dopo l’incendio nella riserva di Calaforno che ha distrutto diverse decine di ettari di bosco di grande valore, creato negli anni con l’impiego di ingenti risorse economiche e con il sacrificio progettuale e lavorativo di dirigenti e di centinaia di operaie ed operai, si è determinata una condizione di sdegno in tutta la comunità Iblea. Ciò che, nonostante l’enorme dispiacere veniva classificato come un caso grave ma isolato, si riscontra invece di essere stato solo l’inizio di una serie di incendi e devastazioni del territorio. Affermiamo con grande delusione, che tali disastri siano da ricondurre interamente ad una classe politico amministrativa irresponsabile, decisamente incapace di programmare ed operare scelte concrete a tutela del patrimonio ambientale e territoriale, vanificando di fatto la dignità di tanti lavoratori. E’ di queste ore lo spegnimento, con l’ausilio di Canadeir, degli ulteriori incendi che hanno distrutto svariati ettari di bosco. Sono rimaste nella memorie di tanti cittadini schifati, non più gli alberi ma, le interminabili  colonne di fumo che attestavano la moria degli stessi e del paesaggio. Non è possibile che tutto ciò possa cadere nel dimenticatoio, così come, non è accettabile che, a fronte di un simile disastro ambientale, non vi sia alcun colpevole! Invitiamo la Politica ad evitare l’ennesimo stupido atto di accusa secondo il quale l’incendio è da ricondurre a qualche lavoratore arrabbiato. Troppo semplice e persino comodo. L’indice va puntato senza mezzi termini al “Governo dei nominati”dove gli Assessori, in stile Casa del Grande Fratello, non rispondono agli interessi della Sicilia e dei siciliani ma, agli umori del Grande Fratello. E’ necessario che i Sindaci si costituiscano parte civile, ciascuno per la propria competenza, in difesa del proprio territorio ed a prescindere dal colore della propria casacca. E’ comprensibile che solamente il presidio dei lavoratori nei vari cantieri, la realizzazione di viali parafuoco, l’avvio in tempo utile (Aprile – Maggio) del personale antincendio con le relative squadre di personale all’uopo formato, sarebbero state le uniche risposte possibili, che una classe politica seria deve programmare, per evitare tali disastri Già, ma per qualcuno è facile giustificare tutto, con la solita affermazione: “Non ci sono soldi”!!! Ricordiamo a tal proposito che l’impiego di un Canadeir è di circa diecimila euro l’ora……! Provate a calcolare il costo appena sostenuto, per l’impiego di diversi aerei, elicotteri ecc. per diversi giorni! Il pronto soccorso in Italia e in Sicilia soprattutto, è stato da sempre preferito, alla faccia della Prevenzione. Le nuove direttive emanate dal Governo Regionale intese ad economizzare i costi complessivi, non hanno determinato nei fatti, condizioni migliorative per la programmazione e per lo svolgimento delle attività nei singoli territori provinciali. Infatti, l’avvio contestuale di tutti i lavoratori dell’Isola, nello stesso giorno, non rappresenta la soluzione dei problemi ma, viceversa, ha finito per mortificare  i territori, come il nostro, che vengono condizionati ed impossibilitati all’avvio dei lavori, in tempo utile, per la salvaguardia del territorio. Anziché essere emulati per la capacità di programmare e progettare la realizzazione di opere con fondi comunitari, consentendo una maggiore fruibilità, si rimane bloccati da direttive che finiscono per essere la causa della distruzione del bosco stesso. La delusione nei confronti di questo Governo viene accentuata dal disinteresse dallo stesso acclarata verso altri settori enormemente importanti nella filiera Agroalimentare della nostra Regione. Quale futuro si prevede per l’Aras e per i  lavoratori. Per i Consorzi di Bonifica, strumentalmente dichiarati “Carrozzoni” da diverso tempo e sempre in bilico tra la soppressione  e/o  la riforma, evitando al contempo di approfondire con un confronto serio il futuro dei lavoratori e, a chi affidare le competenze di questi Enti, i cui servizi ricordiamo, interessano migliaia di aziende agricole con decine di migliaia di lavoratori siciliani. Nonostante gli impegni assunti dalla politica a tutti i livelli, nessun riscontro si è registrato infine per il futuro del Consorzio di Ricerca nella Filiera Lattiero Casearia e per i lavoratori addetti della ricerca. Rispettiamo il ruolo della politica cui compete assumere decisioni, trovare soluzioni ed operare scelte ma, senza con ciò, prendere in giro ed offendere decine e decine di persone, costrette a lavorare nutrendosi di speranze per un futuro sereno ed al contempo private, da svariati mesi, dal diritto di percepire le retribuzioni. Sono diverse le iniziative senza risultato poste in essere a tutti i livelli, Regionale e Provinciale, dal Sindacato Unitario e dai tanti lavoratori che, in modo pacifico, hanno organizzato scioperi, manifestazioni e sit-in, nella speranza di sensibilizzare ed ottenere risposte dal Governo Regionale che, da una parte assume impegni e dall’altra, puntualmente, li disattende in nome e per conto di insignificanti beghe politiche. Sono tutte le circostanze di cui sopra, che hanno determinato nei lavoratori e nella società civile una profonda sfiducia nei confronti di questa classe politica, alla quale, nonostante tutto continuiamo a chiedere un confronto serio. Chiediamo al Governo l’istituzione di una “cabina di regia” con la partecipazione costante del sindacato, come più volte richiesto dal Segretario Generale Usr Cisl Sicilia Maurizio Bernava e dal Segretario Generale della Fai Cisl Sicilia, Fabrizio Colonna. Chiediamo ai Deputati Regionali di dare priorità ad un dibattito serio per pervenire a scelte altrettanto serie, che riguardano il futuro della Sicilia e dei siciliani”. Firmato Sergio Cutrale, Segretario Territoriale Cisl.

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