Il Tribunale del riesame di Ragusa (Vincenzo Saito presidente, Antongiulio Maggiore ed Elio Manenti giudici), a seguito dell’istanza di ricorso avanzata dall’avvocato e difensore di fiducia Salvatore Giurdanella, ha annullato il sequestro del computer e di documentazione cartacea disposta dalla procura a carico del giornalista Antonio Di Raimondo, ordinando l’immediata restituzione del materiale il 4 luglio scorso. L’ordinanza che annulla il sequestro voluto dalla Procura di Ragusa parla di “una significativa ed illegittima interferenza sull’attività giornalistica dell’indagato, perché consente agli inquirenti di conoscere le fonti del giornalista anche con riferimento a fatti estranei al procedimento”. Una sentenza di grande valore quella del Tribunale del riesame, in quanto fa chiarezza sulla posizione tra giornalista professionista e pubblicista in merito al segreto professionale. Il Tribunale, infatti, si legge nella sentenza, “ritiene che, ancorché l’articolo 200 del codice di procedura penale faccia riferimento al segreto opposto dal giornalista professionista, le tutele previste da tale norma e il procedimento disciplinato dall’art. 256 codice di procedura penale devono trovare applicazione anche nel caso di giornalista pubblicista”.