Fiaccolata in memoria di Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Eddie Cosina e Claudio Traina. ll 19 luglio, alle ore 20.30, Ragusa ricorderà il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, assassinati ventidue anni fa nella strage di via D’Amelio, a Palermo. Una fiaccolata partirà da Piazza Duomo, a Ibla, e seguirà il suo percorso fino ai Giardini Iblei, dove interverrà il giornalista e scrittore catanese Luciano Mirone, che ha pubblicato quest’anno il suo ultimo libro “Un ‘suicidio’ di mafia. La strana morte di Attilio Manca” (Castelvecchi). L’organizzazione dell’evento è curata da un gruppo di associazioni, le quali,anche quest’anno, col patrocinio del Comune di Ragusa, hanno reso possibile la realizzazione di questa serata. Le associazioni Generazione Zero eYoupolis insieme a Libera Ragusa, Fuci e alla Pastorale Giovanile della diocesi di Ragusa hanno unito gli sforzi, supportati dalla professoressa Tina Petrolito e dal professore Giancarlo Griggio, affinché la città di Ragusa ricordasse ancora una volta il 19 luglio. Luciano Mirone è autore di inchieste e libri sulla mafia. Nel 1997 ha pubblicato “Le città della luna. Otto donne sindaco in Sicilia”; nel 1999 “Gli insabbiati”, che ha avuto un buon successo di critica e di pubblico: il libro racconta la storia degli otto giornalisti siciliani uccisi da Cosa Nostra (Cosimo Cristina, Giovanni Spampinato, Giuseppe Impastato, Mauro De Mauro, Beppe Alfano, Mauro Rostagno, Mario Francese, Giuseppe Fava). Nel 2011 ha scritto il monologo (interpretato da lui) “Uno scandalo italiano. La storia di Cosimo Cristina, il primo giornalista ‘suicidato’ da Cosa Nostra”, con le musiche di Giuseppe De Luca e le immagini di Francesco Mirone, rappresentato in prima nazionale il 2 maggio dello stesso anno presso l’auditorium della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in occasione della Giornata Mondiale in Ricordo dei Giornalisti Uccisi, promosso dall’Ordine nazionale dei giornalisti. La sua ultima fatica, pubblicata quest’anno, è il libro “Un ‘suicidio’ di mafia. La strana morte di Attilio Manca” (Castelvecchi).