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01/08/2014 -

Cronaca/

Lite per il tavolo al ristorante, arrestato per tentato omicidio

BRUGALETTA ALDOI Carabinieri di Ragusa hanno arrestato in flagranza di reato un pluripregiudicato ragusano mentre cercava di uccidere una persona con un coltello. Verso le undici di sera era arrivata una telefonata al 112  per segnalare che presso un noto ristorante-pub di piazza dei Cappuccini si stava verificando una lite. Sono intervenuti i militari ed hanno riscontrato che il gestore del locale aveva garbatamente invitato dei clienti a liberare il tavolo poiché avevano da tempo finito di consumare e c’era un altro gruppo in attesa.  Uno dei commensali a tale richiesta è andato su tutte le furie iniziando a ingiuriare e minacciare il gestore del locale fino all’arrivo dei militari. Quindi l’uomo s’è calmato e se n’è andato. Verso l’una di notte, i militari stavano regolarmente imboccando piazza dei Cappuccini provenienti da via Pennavaria quando hanno notato lo stesso uomo di prima (peraltro da anni conosciuto alle forze dell’ordine per le sue malefatte) con in mano un coltello mentre s’avvicinava al gestore del pub e gli urlava “adesso t’ammazzo, ti levo dal mondo”. Interposta l’autovettura tra i due, il capo equipaggio è sceso di corsa intimando all’uomo di fermarsi. Questo, stupito dal vedere i militari, ha mollato il coltello, lasciandolo cadere in terra, e s’è fermato. Lo hanno ammanettato e dichiarato in arresto ipotizzando i reati di tentato omicidio, minaccia aggravata e porto abusivo di arma. Peraltro la posizione dell’uomo è ancor più grave perchè qualche ora prima, quando era stato perquisito, non aveva il coltello e quindi si profila la premeditazione del reato. Non solo, il coltello non è un comune coltello da cucina o a serramanico, è un coltello filippino tipo “Balisong”, comunemente noto come butterfly o farfalla, ritenuto arma “bianca”. L’arrestato è Aldo Brugaletta, 56 anni, nullafacente e pregiudicato, ora agli arresti domiciliari. Il Brugaletta nel 2008, a Ragusa, con un suo degno compare, aveva tentato di estorcere cinquanta euro all’ex presidente della provincia. Anche allora era stato arrestato in flagranza.

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