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05/08/2014 -

Cronaca/

Violenza sessuale sulla spiaggia di Montalbano

violenzaSi erano addormentate in tenda nella spiaggia “Aticaglie” di Punta Secca, ma la notte scorsa un maniaco s’infilava nella loro tenda abusando di una di loro. Dopo una furibonda lite le turiste italiane sono riuscite a mettere in fuga l’aggressore, grazie anche all’aiuto di due venditori ambulanti del Bangladesh attirati dalle urla delle ragazze. La Squadra Mobile intervenuta immediatamente dopo aver appreso la notizia ha preparato un identikit e grazie all’aiuto dei “vicini di casa” del Commissario, in meno di sei ore ha scovato il tunisino in un casolare abbandonato mentre stava preparando le valigie per fuggire. Le vittime hanno ripreso il viaggio per le località più belle della Sicilia. In manette è finito Abdelkarim Elmnacer, 33 anni, tunisino. Nel dettaglio, i fatti. Domenica notte le tre turiste romane erano troppo stanche per affrontare il viaggio verso l’altra tappa nel Trapanese, si erano trovate benissimo in provincia di Ragusa, erano state nella spiaggia Anticaglie di Punta Secca tutto il giorno ed avevano anche pranzato al ristorante frequentato dal famoso commissario, diciamo un “copione” o meglio una tappa quasi obbligatoria per tutti i turisti che scelgono la costa iblea. Per evitare incidenti, considerata la stanchezza, decidevano di posizionare la tenda alle Anticaglie, sicure, perchè avevano chiesto a qualcuno, che il luogo fosse idoneo, dispiacendosi perché consce che non era consentito, ma erano le 2 di notte e non disturbavano, e alle 7 dovevano già essere in viaggio per l’altro capo della Sicilia. In pratica pochi istanti dopo aver montato la tenda già dormivano quando ad un certo punto una delle tre ha sentito le mani sul seno e poi sempre più giù. Credeva fosse un sogno ma così non era, e purtroppo non era neanche un incubo difatti, appena sveglia si ritrovava addosso un uomo che le strappava i vestiti e la toccava ovunque: “Durante i primi secondi – ha detto alla Polizia – mi sentivo paralizzata, poi ho iniziato ad urlare e chiedere aiuto alle mie amiche”. Le amiche non si erano accorte di nulla nonostante fossero accanto. Le urla svegliavano le due donne che insieme alla vittima iniziavano a spingere l’energumeno che in lingua straniera e in uno stentato italiano intimava di stare zitte, di non urlare. La pronta reazione ha colto forse di sorpresa il tunisino che aveva anche alzato il gomito molto più del normale mettendolo in un primo momento in fuga. Nonostante le urla e la reazione energica delle vittime, “l’uomo” ha tentato più e più volte di entrare nella tenda ormai chiusa dalla lampo ed infilava il braccio per afferrare una delle donne che però lo percuotevano con il bastone dell’ombrellone. Le donne trovavano il coraggio di uscire quando sentivano due cittadini stranieri (successivamente identificati come due venditori ambulanti del Bangladesh) che intimavano al maniaco di andare via che stava per arrivare la Polizia. Le ragazze non si sono poi perse d’animo, ed hanno lanciato addosso al maniaco due sedie in plastica. Lui ha risposto con un ceffone al viso. Per circa un’ora le ragazze hanno fronteggiato il tunisino. Finalmente, grazie anche all’aiuto dei due venditori ambulanti, le ragazze sono riuscite a mettere in fuga il tunisino. E’ stata quindi chiamata la Polizia che ha rintracciato ed arrestato il balordo. Agli agenti ha detto: “Non so cosa ho combinato ero ubriaco ed avendo visto che mi davate la caccia volevo scappare via”.

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