“Finalmente – afferma la deputata siciliana Claudia Mannino, prima firmataria della risoluzione – un atto di civiltà in un settore che finora è stato una sorta di far-west e che ha visto il sistematico saccheggio dei nostri mari, soprattutto in Sicilia, con devastante impatto per l’ambiente. Ora dovremo vigilare affinché quanto approvato diventi norma”. Tra i principali punti del testo proposto dalla pentastellare Claudia Mannino e finiti in un’altra risoluzione approvata figurano la previsione di analisi epidemiologiche a cura dell’Istituto superiore di sanità sui rischi per la salute in relazione all’attività di ricerca, l’esplorazione e coltivazione di idrocarburi e lo stop al rilascio di future autorizzazioni qualora siano comprovati i pericoli. Accolte anche la proposte per la presentazione di un disegno di legge che riordini le procedure autorizzative e quella di valutare la produttività dei giacimenti in esercizio, vigilando sul fatto che le imprese responsabili mettano a disposizione risorse necessarie per finanziare il decommissioning delle piattaforme e per pagare le somme dovute a titolo di risarcimento dei danni ambientali provocati. Tra le proposte M5S finite nella risoluzione pure la sospensione delle trivellazioni in zone a rischio sismico, vulcanico e architettonico e il blocco delle attività in corso nelle zone di ripopolamento ittico.