I Giardini di Marzo affollati di pubblico, un cielo finalmente pieno di stelle: così si è chiuso l’attesissimo decennale del Premio Poggio Bustone. Sul palco dieci finalisti provenienti da tutta Italia che hanno cantato i propri sogni e la propria voglia di fare musica. Primi classificati Deborah Italia e Leon Dall’Ò con “Il circo degli assenti” a cui andrà una giornata di registrazione presso i Forward Studios. Un progetto discografico fuori dai generi musicali consueti, caratterizzato da un tessuto musicale orchestrale che a tratti rimanda a certe sonorità da “colonna sonora” con alcuni riferimenti a Zimmer, Bregovich e Nymann; i testi sono ricercati e trattano i temi del conflitto generazionale, dell’infanzia come luogo di osservazione privilegiato, della trasformazione interiore e della dicotomia tra materia e spirito. Tutti brani dotati di una teatralità intrinseca, espressa sia dalla gestualità degli arrangiamenti che dai movimenti di Deborah sul palco. All’interno dei testi e della musica sono nascoste strutture simboliche che svelano il significato profondo dei brani: farfalle, altalene, giostre, altari, simboli ed archetipi che risvegliano potenti evocazioni nell’inconscio dell’ascoltatore. Il loro progetto discografico comprende quattro brani originali e tre cover per omaggiare gli artisti che li ispirano: Lode all’inviolato, del periodo “Mistico” del Maestro Franco Battiato, Trudno Kocach, di Goram Bregovich e Kayah, da cui hanno tratto ispirazione per la loro idea di duo compositore – cantautrice; infine un omaggio al maestro Lucio Battisti, con una rivisitazione molto particolare di Sognando e Risognando. Già online sul canale Youtube dell’etichetta Shine Records due videoclips: L’uomo nero e Vola Farfalla. Il primo album sarà disponibile su iTunes e sui principali stores entro Gennaio 2015.