La squadra mobile di Ragusa ha fermato un egiziano ritenuto lo scafista dell’imbarcazione con 160 migranti soccorsi da una nave mercantile nel Canale di Sicilia e poi sbarcata, due giorni fa, a Pozzallo. L’uomo, che ha ammesso le proprie responsabilità, aveva portato con sè nel viaggio anche un figlio minorenne per condurlo in Italia. Il provvedimento restrittivo, eseguito in collaborazione con carabinieri e guardia di finanza, è stato emesso dalla Procura di Ragusa. Solo due giorni fa, un altro uomo era stato arrestato perchè ritenuto lo scafista di un barcone partito dalla Libia. Fermati anche altri quattro scafisti: due egiziani, Mohamed Juad Abdel e Hassan Ibaia; un tunisino, Saiefewine Iben Massaoud e Ismail Daff del Guinea Bissau. Secondo le testimonianze raccolte è emerso che i migranti, partiti tra il 21 e 22 settembre dalle coste libiche ed egiziane, avevano pagato ai membri dell’associazione, distinte somme di denaro: una quota quale corrispettivo del viaggio sui mezzi di trasporto terrestre ed una quota quale corrispettivo del viaggio da effettuare a bordo di imbarcazioni partite dalle coste libiche, per un importo complessivo compreso tra 2000 e 3000 dollari.
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