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07/10/2014 -

Cronaca/

SPEDIZIONE PUNITIVA E RAPINA A COMISO, LA POLIZIA ARRESTA 8 PERSONE

Senza titolo-1La Polizia di Vittoria ha fatto luce su un inquietante episodio delittuoso verificatosi nella notte tra giovedì e venerdì scorsi che ha visto coinvolti un consistente numero di persone. Dopo le accurate e difficili indagini condotte dagli investigatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Ragusa che era stata immediatamente informata dei fatti e del loro evolversi, nell’arco di 36 ore sono finite sottoposte a provvedimenti restrittivi della libertà personale otto persone, sette di origine nordafricana ed un italiano, ritenuti responsabili dei reati di rapina pluriaggravata, lesioni personali ai danni di tre connazionali ed altro. E’ stato tratto in arresto nella quasi flagranza di reato Mohamed Larbi Youssefi, 21enne, nato a Vittoria, residente in Germania e domiciliato a Comiso, con precedenti per furti. Mentre il provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato eseguito, nel corso della mattina di venerdì scorso nei confronti di: Thabti Nafae, 19enne tunisino residente a Vittoria con pregiudizi per reati in materia di stupefacenti e contro la persona; Zaouali Wajdi, 21enne tunisino residente a Vittoria con pregiudizi per reati contro la persona; Bouaijla Jaouhar, 21enne tunisino residente a Vittoria con pregiudizi per reati contro il patrimonio; Kabous Mohamed, 20enne libico residente a Vittoria con pregiudizi per rapina e stupefacenti; Dridi Gazi, 24enne nato e residente a Vittoria con pregiudizi per reati contro il patrimonio; Angelo Maximilian Chessari, 22enne vittoriese con pregiudizi per stupefacenti, reati contro il patrimonio e armi. Un ulteriore provvedimento di fermo di persona gravemente indiziata di delitto è stato adottato nella giornata di venerdì nei confronti di un altro complice dei fatti delittuosi, individuato e rintracciato. Si tratta di Sayadi Mohamed Anis, 21enne nato e residente a Vittoria con pregiudizi penali per reati contro il patrimonio. Per tutti, il provvedimento precautelare della Polizia è stato adottato perché sono ritenuti responsabili dei delitti di rapina e violazione di domicilio pluriaggravate e continuate in concorso e del delitto di lesioni pluriaggravate e continuate in concorso, con le aggravanti che i fatti sono stati commessi da più di cinque persone in concorso tra loro e per consumare i delitti di rapina e violazione di domicilio. Questi i fatti secondo la ricostruzione della Polizia. A mezzanotte di giovedì scorso le Volanti del Commissariato di Vittoria sono state chiamate presso il pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria dove era stata segnalata la presenza di uno straniero che riportava evidenti ferite e riferiva di essere stato rapinato. Gli Agenti giunti sul posto raccoglievano immediatamente le informazioni necessarie alla ricostruzione del fatto, apprendendo che l’evento delittuoso si era verificato circa un’ora prima a Comiso, presso l’abitazione della vittima. La Polizia si recava presso l’abitazione segnalata, nel quartiere “Grazie” a Comiso, ed aveva modo di individuare oltre ad altri testimoni anche gli evidenti segni di una violentissima recente colluttazione, quali copiose tracce di sangue, bottiglie infrante e pietre di grosse dimensioni. I fatti venivano ricostruiti dagli agenti tassello dopo tassello, sentendo numerosi testimoni e raccogliendo tutte le tracce rilevabili. Tutto l’episodio delittuoso ha preso le mosse da un fatto antecedente, accaduto alcuni giorni fa, quando un gruppo di persone di origine nordafricana sarebbe stato aggredito, per strada, da connazionali. Per tali fatti, però, non sussiste alcuna denuncia né sono state rilevate tracce che possano confermarla. Da lì nasce il proposito di una spedizione punitiva per vendicarsi del torto subito ed è così che gli otto soggetti arrestati, tutti tranne uno dimoranti a Vittoria, si organizzano, vanno a Comiso, irrompono all’interno dell’abitazione e scagliano un grosso masso in testa al ferito che si recherà in ospedale riportando un trauma cranico da corpo contundente e ferita lacero da corpo contundente con una prognosi di 40 giorni salvo complicazioni. Uno degli assalitori portava al seguito pure un cane di grossa taglia che scagliava contro le vittime. L’animale addentava la gamba di un altro inquilino della casa che riportava lesioni quali ecchimosi ed ematomi alla testa oltre alla ferita lacero contusa alla gamba sinistra, causata dal morso del cane, con prognosi di otto giorni. Proprio tale particolare del cane di grossa taglia di colore marrone, consentiva agli agenti di individuare con minori difficoltà il proprietario e quindi il coautore dei delitti, in questo caso, l’unico di origine italiana. Nella lotta verificatasi dentro la piccola abitazione nella quale vivono cinque nordafricani legati tra loro da vincoli di parentela rimanevano feriti tre degli occupanti, ma costoro, al fine di difendersi dalla brutale aggressione, ferivano alcuni degli assalitori. Uno di questi riportava lesioni serie, come ferite alla teca cranica ed altro, riportando 30 giorni di prognosi ed un altro assalitore una ferita lacero contusa alla testa con 10 giorni di prognosi. Nelle concitate fasi, alcuni degli aggressori aprivano i mobili e da un cassetto del comodino asportavano la somma di euro 1200 che erano lì custoditi. Poi si dileguavano. Il Giudice per le Indagini Preliminari di Ragusa non ha inteso convalidare i provvedimenti precautelari adottati dalla Polizia, tuttavia ha ritenuto che sussistessero le condizioni di applicabilità della misura cautelare ricorrendo i gravi indizi di colpevolezza in capo agli indagati per i reati di rapina aggravata, violazione di domicilio aggravata e di lesioni personali aggravate e il concreto pericolo che gli indagati commettano altri delitti della stessa specie di quelli per cui si procede. Quindi alla luce della modalità dei fatti, di particolare gravità per la brutalità dell’aggressione avvenuta all’interno di un’abitazione in ore serali e dalla personalità violenta degli indagati ha applicato a tutti la misura degli arresti domiciliari.

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