Da ventiquattro ore le ruspe della ditta appaltante alla costruzione dell’autostrada Siracusa-Gela hanno iniziato a demolire le strutture produttive delle aziende agricole biologiche Natura Iblea srl e La Moresca srl in territorio di Ispica che occupano più di cento dipendenti e che sviluppano, assieme alla struttura alberghiera relais Torre Marabino, un fatturato di circa 5 milioni di euro. In poche ore sono stati distrutti serre e tunnel con tutte le colture di pomodoro e zucchina all’interno. Lo rendono noto i titolari delle imprese che lanciano un appello a tutte le forze politiche, produttive e sociali affinché si cessi con la distruzione di un sito produttivo e si salvaguardino l’occupazione e gli investimenti. “Ci saremmo aspettati che il Consorzio Autostrade Siciliane dopo la sentenza del Tar di Catania che aveva annullato l’esproprio – sottolineano gli imprenditori –modificasse il percorso autostradale senza interessare le aziende o quantomeno aprisse una trattativa per trovare una soluzione e un equo risarcimento che garantisse il proseguimento dell’attività e il posto di lavoro a 107 dipendenti. E invece, la risposta sprezzante – dicono i titolari delle aziende – è stata l’avvio di una nuova procedura di esproprio e l’emanazione di un decreto d’urgenza di immissione in possesso”. L’opera prevede un viadotto che taglia in due la principale area produttiva di ortaggi biologici e sarà situato a soli 180 metri dalla centrale di confezionamento.