Un fine settimana tutto al femminile. Noto celebra una tra i suoi figli più illustri: Mariannina Coffa (1841-1878), “la Capinera di Noto” ma anche la “Saffo netina”, proponendo un itinerario che intreccia la vicenda umana (la sua triste esperienza intima, la malattia d’amore, l’esasperato vittimismo), sociale, letteraria, storica e politica (con il suo ideale risorgimentale: lei, mazziniana, vive con accanimento la sfida con il padre), fino all’esoterismo, dottrina che la poetessa abbracciò come vera e propria fede, forse anche per trarre giovamento dai malesseri psicosomatici che l’affliggevano e dalla malferma salute, negli ultimi anni della sua breve ma intensa vita. Una figura dominante nel panorama letterario siciliano (dalle sue poesie affiora il ritratto di una donna colta e sensibile), che a distanza di quasi un secolo e mezzo – Mariannina Coffa, coetanea di Luigi Capuana e Giovanni Verga, morì a soli 37 anni – continua ad affascinare rivelando, ancora oggi, elementi di grande modernità. “Mariannina Coffa, Sguardi plurali” è il tema del convegno organizzato dal Comune di Noto che si terrà a palazzo Impellizzeri, nella parte alta della città, e a palazzo Cannicarao, a Noto centro, nei giorni 7 e 8 novembre. Tra i relatori Nicolò Mineo, professore emerito (Università di Catania), Ida Fazio (Università di Palermo), Maria Conforti (Università La Sapienza, Roma), Santi Fedele (Università di Messina).