Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Filippo Spadola, in merito alle politiche culturali che sono portate avanti dall’Amministrazione comunale di Ragusa, a un anno e mezzo dal suo insediamento, vuole fare un bilancio di fine anno. “E voglio farlo, iniziando dalla collezione Arezzo-Trifiletti, – commenta Spadola – la cui acquisizione è stata di grande importanza per la nostra città e sarà volano per la rete museale ragusana: fondamentale, a mio parere, sarà adesso l’allestimento presso il Castello di Donnafugata che dovrà essere curato da un conservatore museale di professione. Nelle scorse settimane è stato raggiunto inoltre l’accordo con la Palomar, per mantenere nel territorio ragusano la fiction del Commissario Montalbano (accordo che non solo garantisce per i prossimi anni le riprese presso location Ragusane, ma spinge pure per avere attori e comparse locali): Montalbano è stato e sarà un’attrazione unica per i turisti ma dovrà essere opportunamente incentivato, attraverso appositi convegni, mostre e musei. Si parla inoltre da anni dall’acquisizione della chiesa della “Bammina”, ma nessun gruppo consiliare e nessuna giunta passata ha avuto la determinazione di concludere l’accordo con il proprietario: noi come gruppo consiliare abbiamo spinto per appostare la cifra necessaria dalla Legge su Ibla e la giunta ci ha ascoltato. Un capitolo a parte merita la questione relativa al cinema Marino, ex Teatro della Concordia: da quasi 19 anni amministrazioni di ogni colore hanno tentato di realizzare il sogno di una città ma commettendo troppi errori. Il luogo assolutamente inappropriato per un teatro di tutto rispetto, un progetto che ha puntato non alla realizzazione di un teatro moderno ma alla ristrutturazione dell’attuale (e che avrebbe avuto lo stesso scheletro del cinema Marino) senza pensare alle esigenze di un teatro come le uscite di sicurezza, il carico e scarico scenografie e l’acustica. Finalmente si è messo un punto e con i soldi che realmente sono disponibili si dovrà rimodulare il progetto per restituire alla città un luogo di aggregazione culturale. Per quanto mi riguarda, penso a questa struttura come ad un caffè letterario dove possa essere possibile realizzare mostre, concerti, spettacoli di varia natura, eventi cinematografici, letture, danza e, perché no, corsi e attività didattiche. Da ultimo un pensiero al ricco cartellone di Natale Barocco che mai come quest’anno sta avendo il merito di avere rivitalizzato il centro storico di Ragusa superiore ma anche a Ragusa Ibla dove sono state appostate le cifre necessarie per realizzare l’illuminazione artistica delle principali strade del quartiere barocco, dai Giardini iblei fino al Duomo e la via del Mercato: si potrebbe coinvolgere Gaspare Di Caro, uno dei più famosi illuminografi, che oltretutto è di origine ragusana”.