L’anno scorso a Comiso, a Pasqua, era stata sfiorata la tragedia quando un uomo era stato arrestato dalla Polizia per aver tentato di ammazzare il proprio fratello a colpi di fucile dopo un litigio che era scaturito per l’ennesima incomprensione tra i due uomini. Biagio Giannì del 1940, non era però pago dell’arresto del fratello e appena qualche giorno dopo aveva iniziato a litigare anche con la cognata. Molti gli episodi: tagliava la strada all’auto condotta dalla cognata, entrava all’interno del terreno di proprietà del fratello e con la sua vettura impediva il passaggio alla cognata; poi, dopo averle chiesto con rabbia notizie del fratello in carcere, la minacciava e la ingiuriava, danneggiava l’impianto idrico della casa della donna, la la insultava anche in presenza dei figli minori che ormai erano anche loro terrorizzati dallo zio; la pedinava. le dava della prostituta e imolti altri atti del genere. La donna impaurita da tali atteggiamenti persecutori ma non per questo disposta a tacere, sin dall’inizio aveva denunciato l’accaduto agli uomini della Polizia di Stato.Il comportamento ripetuto e reiterato del Giannì Biagio aveva ingenerato nella cognata un fondato timore per l’incolumità propria e soprattutto per quella dei due figli minori e l’aveva altresì costretta a cambiare le abitudini di vita, inducendola a limitare le uscite da casa per evitare di incontrare l’indagato. Denunciato per stalking con il divieto di asvvicinarsi alla donna aveva continuato a perseguitarla. Ora sono scattati gli arresti domiciliari.