Mercoledì presso l’Unità di Accoglienza Permanente in piazza Igea la cerimonia di consegna dell’elettrocardiografo. Sono intervenuti il direttore generale, dr. Maurizio Aricò e il direttore sanitario, dr. Giuseppe Drago, dell’Asp di Ragusa, e le altre autorità. Il presidente del Centro Risvegli Ibleo, particolarmente emozionato, Carmelo Tumino, promotore dell’iniziativa, ha raccontato come è nata questa straordinaria realtà unica nella regione siciliana. “Ringrazio la famiglia di Laila – presente alla cerimonia – che ha, con generosità, ha donato gli organi premettendo ad altre cinque persone di vivere una vita normale”. Aricò ha sottolineato l’importanza della struttura: “L’iniziativa del Centro Risvegli Ibleo, che ha voluto dare risposte concrete a queste persone che vivono una condizione di gravissima disabilità ha trovato nell’Asp una grande alleata. Il problema è anche economico, soprattutto in questi momenti di crisi: chi ha un parente in stato vegetativo, per mesi o addirittura per anni, deve sopportare il peso dell’assistenza e affrontare gli aspetti emotivi, quindi, grazie a strutture come queste, che vengono assicurate dal nostro Servizio sanitario – che garantisce assistenza universalistica-, anche questi pazienti hanno, giustamente, il diritto ad essere assistiti. Noi cittadini italiani godiamo del privilegio di poterci curare senza controllare se abbiamo i soldi per pagare le cure necessarie. Basta uno sguardo in giro per il mondo a confermare che si tratta proprio di una situazione privilegiata”.