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16/03/2015 -

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RAGUSA, LA REGIONE ANNULLA UNA CONCESSIONE EDILIZIA PER LOTTIZZAZIONE ABUSIVA IN ZONA AGRICOLA


downloadRagusa come una bella casa infestata dalla termiti che la stanno via via divorando dall’interno: è questa l’immagine più calzante per quello che via via si sta scoperchiando Lo dichiara Legambienyte dopo l’annullamento da parte della Regione Siciliana della concessione edilizia 132/2007, relativa alla costruzione di 6 villette in zona agricola lungo la strada per Marina di Ragusa perchè si configura la lottizzazione abusiva e il grave danno urbanistico e ambientale. Scrivono gli ambientalisti: “Ciò dimostra  finalmente come per anni amministratori comunali, dirigenti del comune, alcuni professionisti e diverse imprese, di comune accordo, hanno violato costantemente e ripetutamente la legge, saccheggiato il territorio con la cementificazione delle campagne. Con la concessione 132/2007 si è dato inizio all’assalto del territorio ignorando i ripetuti pareri contrari dell’avvocatura comunale del 2007, costruendo motivazioni palesamente illegittime, come dimostra la Regione Sicilia, che tutti si son guardati dal contestare tranne Legambiente. Nessun ordine o collegio professionale ha avuto nulla obiettare quando il Comune di Ragusa ha presentato loro nel luglio 2008 il cosiddetto “ lodo Torrieri “, che autorizzava la costruzione fino a 6 appartamenti per lotti superiori a 30.000 mq. Era il primo atto per la legalizzazione delle lottizzazioni abusive. Si è passati così dall’abusivismo di necessità all’abusivismo provvisto di tutti i bolli, autenticamente illegittimi. E così di seguito sono stati rilasciate altre concessioni sino al 2011. Tutte lottizzazioni abusive – scrive Legambiente – benedette dall’allora amministrazione perché portavano “ sviluppo “ . In realtà si è trattato di pura e semplice speculazione edilizia in quanto i titolari delle concessioni edilizie una volta ottenuto il via libera vendevano i diversi appartamenti come è facile accertare. Dopo l’esposto di Legambiente del 2008 e l’ostruzionismo del Comune di Ragusa che negava l’accesso agli atti amministrativi finalmente La Regione Sicilia fa rilevare che la concessione edilizia n. 132 è illegittima. Dall’attenta lettura del decreto del Dipartimento Urbanistica della Regione Sicilia e del parere del Consiglio Regionale dell’Urbanistica allegato emerge – spiega Legambiente – che, per poter costruire in zona agricola, occorre dimostrare il legame della residenza al fondo agricolo in quanto i soli interventi ammessi sono quelli connessi con l’esecuzione dell’agricoltura. La motivazione che ha portato la Regione Sicilia all’annullamento della concessione 132/07 non è una libera interpretazione del Dipartimento Urbanistica ma è supportata da diverse sentenze della Suprema Corte di Cassazione e del Consiglio di Stato. Ora l’amministrazione di Ragusa ha tutti gli strumenti giuridici per non rilasciare la concessione a tutti quei progetti,  per i quali giustamente l’ex assessore Dimartino aveva bloccato il rilascio sospettandone aspetti illegali. Si muova per approvare subito la modifica dell’art. 48 delle N.T.A. del P.R.G. in modo da avere gli strumenti per potere valutare con certezza quali dei progetti in zona agricola rispondono ai requisiti previsti dall’art. 48. Ragusa ha un disperato bisogno di ritornare alla legalità nel settore urbanistico, chiudendo i conti con un passato non certo edificante. Se non ora, quando?”-conclude Legambiente.

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