Venerdì alle 23 circa una cittadina ha chiamato il 113 segnalando che il garage della propria abitazione, nei pressi di via Plebiscito, era aperto con all’interno uno sconosciuto vestito di nero. Gli agenti di una Volante hanno bloccando l’individuo che cercava invano di disfarsi di una busta con all’interno una torcia elettrica, una tenaglia, un cacciavite di grosse dimensioni, pile per torcia oltre ad altre suppellettili. L’uomo, 34enne domiciliato a Ragusa con a carico precedenti per furto e decreto di espulsione dal territorio nazionale, era riuscito ad entrare all’interno del garage che dava accesso anche all’abitazione privata dopo aver divelto la cassettina per l’apertura elettrica dello stesso manomettendone i cavi elettrici. Un controllo effettuato dagli agenti permetteva inoltre di appurare che anche uno studio commerciale ubicato nelle immediate vicinanze presentava la porta di ingresso aperta e forzata in più parti. Contattato il titolare lo stesso riconosceva le suppellettili asportate dall’interno dell’ufficio. Ultimate le attività su disposizione del PM di turno per il cittadino albanese scattava la misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
Venerdì alle 23 circa una cittadina ha chiamato il 113 segnalando che il garage della propria abitazione, nei pressi di via Plebiscito, era aperto con all’interno uno sconosciuto vestito di nero. Gli agenti di una Volante hanno bloccando l’individuo che cercava invano di disfarsi di una busta con all’interno una torcia elettrica, una tenaglia, un cacciavite di grosse dimensioni, pile per torcia oltre ad altre suppellettili. L’uomo, 34enne domiciliato a Ragusa con a carico precedenti per furto e decreto di espulsione dal territorio nazionale, era riuscito ad entrare all’interno del garage che dava accesso anche all’abitazione privata dopo aver divelto la cassettina per l’apertura elettrica dello stesso manomettendone i cavi elettrici. Un controllo effettuato dagli agenti permetteva inoltre di appurare che anche uno studio commerciale ubicato nelle immediate vicinanze presentava la porta di ingresso aperta e forzata in più parti. Contattato il titolare lo stesso riconosceva le suppellettili asportate dall’interno dell’ufficio. Ultimate le attività su disposizione del PM di turno per il cittadino albanese scattava la misura degli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.