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02/04/2015 -

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L’ENNESIMO RITORNO DI FULVIO MANNO

fulvio-manno-per-ragusaE’ una condanna, l’ineluttabile destino, o l’unico uomo – il vero salvatore – cui potere affidare la cosa pubblica ragusana? Dalla Provincia alla direzione Asp, dall’Ato rifiuti al Consorzio universitario, oggi rispunta, nominato da Aricò, come membro Oiv (organismo di valutazione indipendente della performance sanitaria). Un incaricuccio per Fulvio Manno della durata di tre anni per un prezzo stracciato: 300 euro a seduta. Quante volte si siederà per valutare le performance dei nostri ospedali non lo si sa;  potrebbe anche darsi che considerata la moda trasformista abbia abbandonato le dolci mollezze della sua Forza Italia e sia ora proiettato a ritmi stakanovisti: da 300 a 300 un po’ di corposità la si raggiunge, ma non è il gruzzoletto che fa scandalo. Certo, la ripetitività della sua onnipresenza potrebbe persino portare il ragusano in un terreno di  profonda disistima per le capacità indigene: possibile che dalla monnezza alla cultura non ci sia alcuno degno di amministrare lo sfascio che ci circonda? Forse si tratta di residuale rispetto o di autodafè: un isolamento, un cupio dissolvi, una ermetica chiusura dentro il cerchio magico del potere per assistere al tracollo finale del sistema che Loro hanno distrutto? Riguardo le performance della nostra sanità glielo diciamo gratis ad Aricò come vanno le cose nei nostri ospedali: medicina, chirurgia, urologia: saltate. fottute, andate. Consigliamo ad Aricò di slacciarsi il cravattino che forse lo costringe a posture poco inclini a cogliere la realtà sottostante e a fidarsi della vulgata corrente che stavolta corrisponde alla valutazione unanime della comunità scientifica: per un addome acuto a Ragusa si rischia la vita. Sempre ad Aricò suggeriamo una lettura imprescindibile per uscire dalla vischiosità borbonica, la legge 114 del 2014:  qualsiasi soggetto in quiescenza sia da ente pubblico che da impresa privata non può ricevere incarichi a qualsiasi titolo da una pubblica amministrazione (motivo per cui con grande disappunto lo stesso Manno è stato costretto ad andarsene dal Consorzio Universitario).  Ed ora passiamo a Palermo. Un deputato dell’immacolato Pd, Pippo Digiacomo, ha annunciato: “Sto presentando una interrogazione parlamentare per chiedere di far luce su quanto sta accadendo a Ragusa, dove uno dei protagonisti della sanità cuffariana è stato recentemente nominato componente dell’OIV dal direttore generale dell’Asp. Una nomina – aggiunge Digiacomo – che lascia a dir poco perplessi, non tanto per il suo ‘dna politico’ , ma perché stiamo parlando di un manager che si è distinto negli anni passati per essere stato artefice di disastri in ambito sanitario che ancora oggi stiamo scontando. Oltretutto pochi mesi fa lo stesso manager, ormai in pensione, inondava le cassette postali di operatori sanitari con lettere a sostegno di un candidato del centrodestra, suo sponsor politico. Insomma, una nomina sbagliata e inopportuna: mi aspetto – conclude Digiacomo – che grazie alla mia interrogazione si chiariscano anche i motivi e il contesto che hanno portato a questa scelta”.

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