“Un gesto di grande arroganza istituzionale e di offesa morale e politica verso un territorio che da decenni aspetta quest’opera da parte di chi dimostra di non conoscere la storia di questa infrastruttura e l’importanza strategica che riveste per i territori ibleo, aretuseo e catanese”. E’ il commento del deputato nazionale di Ncd-Area Popolare, Nino Minardo, alla esclusione dell’autostrada Ragusa-Catania dal Piano delle Infrastrutture Strategiche contenuto nel Def, approvato venerdì sera. Il Ministro Delrio, sottolinea Minardo, con un colpo di spugna ha cancellato quanto invece aveva assicurato e su cui aveva seriamente lavorato il suo predecessore, Maurizio Lupi. “Una vicenda che ha dell’incredibile – continua il parlamentare nazionale – e che conferma tutta l’arroganza del Partito Democratico che, per l’ennesima volta, si fa beffa della provincia di Ragusa, mutilandola in un sol colpo di un’opera così importante”. L’on. Nino Minardo ha parlato oggi con il capogruppo Ncd, Maurizio Lupi, sottolineando l’assurdità della decisione, trovando conferma ed appoggio dallo stesso pronto, insieme a tutto il partito, ad opporsi in commissione e a chiederne la rettifica ed il reinserimento, come a suo tempo fece il Ministro Lupi e non è escluso anche un confronto diretto con il Ministro Delrio. La notizia dell’esclusione della superstrada Ragusa – Catania dalle opere pubbliche da realizzare con priorità così come deciso dal neo Ministro alle Infrastrutture, Graziano Del Rio, ha determinato la ferma protesta della Cgil di Ragusa. Il segretario generale Giovanni Avola ha così commentato: “ La decisione di escludere la superstrada Ragusa – Catania è un atto di dileggio e di offesa morale e politica nei confronti della comunità ragusana e siciliana tutta. Dopo venticinque anni di discussione, di lotte, di mobilitazioni ci si ferma all’ultimo miglio dall’obiettivo dal realizzare l’opera. Questo marca il mancato interesse di questo governo, che condanniamo senza ma e senza se, nei confronti del sud e della Sicilia confermando l’intenzione di non determinare processi di crescita atteso che non si vuole colmare il gap infrastrutturale tra questa provincia e il resto del Paese”. “Una vera vergogna nazionale” – dichiara il sen. Giovanni Mauro, commissario e portavoce di Forza Italia per la provincia di Ragusa. “La decisione del neoministro delle Infrastrutture Delrio – dice Mauro – rappresenta una autentica mortificazione delle aspettative del popolo siciliano che vive nelle province di Catania, Siracusa e Ragusa. Si parla di un’opera pubblica che era a un passo dal via: solo lo scorso novembre era stata firmata la convenzione di concessione tra il Ministero e la Società di progetto Autostrada Ragusa Catania. Oltre a rappresentare una concreta opportunità di lavoro per migliaia di persone si guarda alla realizzazione di questo asse viario come alla concreta possibilità di interrompere l’isolamento della provincia di Ragusa, priva di collegamenti decenti con il resto della Sicilia”. “Grave colpa, secondo me – continua il senatore – è da imputare al Governo Crocetta che ha perso la capacità di esercitare autorevolezza nei confronti del Governo nazionale e di spingere per le questioni importanti, impegnato com’è a cercare quattrini per colmare i buchi generati dalla sua inadeguatezza amministrativa e a raccattare i pezzi della sua maggioranza andata in frantumi”. Un appello alle istituzioni locali e regionali ma anche a tutti i deputati iblei, regionali e nazionali, affinchè la Ragusa – Catania torni di interesse strategico nazionale, lo lancia l’associazione Youpolis Sicilia formata da giovani impegnati in ambito sociale. “Soprattutto la deputazione locale, specie chi sposa le idee e il programma del Governo Renzi, si adoperi per far tornare indietro il Governo centrale. Non possiamo continuare ad essere fortemente penalizzati – dichiarano Simone Digrandi, presidente di Youpolis Sicilia insieme al vice Francesco Scollo, al segretario Michael Cabibbo e ai referenti di Ragusa, Santa Croce, Chiaramonte e Rosolini – La nostra terra ha già pagato tantissimo in termini di vite umane su quella strada della morte sperando che si potesse arrivare davvero ad una svolta con il raddoppio”.