Il Codacons interviene sulla pessima figura rimediata dalla Regione Siciliana, ovviamente a spese dei contribuenti, riguardo la partecipazione a EXPO 2015. Il responsabile del padiglione era Dario Cartabellotta commissario straordinario dell’ex ente Provincia Regionale di Ragusa. Dopo i roboanti annunci sul “Kluster bio-mediterraneo” pilotato dalla Sicilia, con servizi e interviste diffusi solo sui giornali siciliani, la Regione si è presentata al mondo all’Expo Milano 2015 con ramazze e palette, per smaltire l’acqua piovana accumulatasi all’interno del padiglione insieme a polvere e sporcizia, il tutto esibito il giorno dell’inaugurazione. Spesa complessiva per la partecipazione circa 3 milioni di euro per rimediare una figuraccia internazionale. Il Codacons denuncia lo scandalo riguardante il deserto assoluto dell’immensa superficie velleitariamente acquisita per conto di ben 11 paesi mediterranei, ma interamente pagata dalla Regione Siciliana (che ha appena approvato in extremis un bilancio di lacrime e sangue!). Infatti imprese disposte a pagare per stare la dentro non se ne sono ancora trovate, malgrado le pressioni e l’incarico (pare remunerato con altri 1,8 milioni!) ad Unioncamere (presidente Montante) per reperirle. Un bando di quest’ultima per selezionarle scadeva ieri, ad Expo iniziata! Codacons e Comitas chiedono una rigorosa indagine della Corte dei conti e la richiesta di risarcimento per le imprese e cittadini. Le altre Regioni, infatti, spendono pochissimo a Milano, ma hanno organizzato e propagandato per tempo eventi attrattivi sul loro territorio, per utilizzare l’effetto Expo a loro vantaggio.La Regione Siciliana, concludono Codacons e Comitas, esprime solo confusione, spreco, velleitarismo ed esibizionismo provincialistico.
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