Maggioranza e minoranze, queste ultime presenti con numeri risicati in aula, hanno comunque trovato un punto di sintesi rispetto la riformulazione dell’aliquota dell’Imu agricola. Integrando un ordine del giorno del Movimento Cinque Stelle, con primo firmatario Massimo Agosta, e quello presentato dalla consigliera Sonia Migliore, ne è stato votato, nella seduta di ieri 7 maggio, uno unico a firma congiunta dei proponenti. “L’ordine del giorno in questione – spiegano i consiglieri del Movimento Cinque Stelle – impegna l’amministrazione comunale ad applicare sull’Imu agricola l’aliquota minima, pari allo 0,46. Di tutti i rappresentanti delle minoranze consiliari sono rimasti in aula soltanto quattro consiglieri, e dunque l’atto di indirizzo è stato approvato grazie ai voti espressi dalla maggioranza consiliare, dunque M5S e dal Gruppo Partecipiamo, oltre a quelli dei pochi consiglieri di opposizione presenti. Il consiglio non farà in tempo ad approvare le nuove aliquote per la prima scadenza prevista il 16 giugno, pertanto abbiamo inserito nell’ordine del giorno l’indicazione per i contribuenti di pagare solo l’acconto per quella data e di saldare il conguaglio a dicembre. Semmai ci sia qualche contribuente che preferisca versare la somma in unica rata per la scadenza di giugno, dovrà sostenere l’attuale aliquota allo 0,76 e poi si troverà a credito nel prossimo dicembre”. E nonostante tutti gli sforzi unanimi per ridurre l’impatto devastante sui cittadini contribuenti, rimane la realtà di uno Stato che taglia sempre più i trasferimenti ai Comuni e di sindaci costretti a fare gli esattori.
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