Ora si attendono i fatti da parte del commissario straordinario dell’ex Provincia di Ragusa Dario Cartabellotta. Salvare l’università di Ragusa è sicuramente un investimento giusto e serio; altro che cluster sulle meraviglie culinarie da portare all’Expo, con i risultati che tutti sappiamo e che ci hanno resi ridicoli a livello planetario. Lo sforzo politico ed amministrativo deve puntare sulla permanenza dell’università a Ragusa; basta con le fandonie puntiamo sull’intelligenza dei nostri giovani. Questa la lettera che il presidente del Consorzio Universitario Cesare Borrometi ha scritto a Cartabellotta. “Preg.mo Sig. Commissario, leggo sulla stampa, con estremo favore, le dichiarazioni rese del Presidente della Regione On.le Crocetta, il quale testualmente asserisce che “l’Università di Ragusa non chiuderà”. Al riguardo le affermazioni del Presidente Crocetta proseguono assicurando che quello dell’Università di Ragusa, e dunque del Consorzio Universitario, è un “problema facilmente risolvibile e che affronteremo insieme con il Commissario della ex Provincia di Ragusa”. Intuisco, dalle parole del Presidente Crocetta, che sia prevista una interlocuzione con Lei e che attraverso Lei passi la risoluzione dei problemi finanziari che affliggono il CUI. Scusandomi per il disturbo che Le arreco, con questa mia sono a chiederLe se ha già avuto occasione di parlare con il Presidente Crocetta del come e del quando avviare a soluzione i problemi sopra rappresentati. Ritengo che, in proposito, il primo passo sia sempre quello di ritirare la delibera con la quale la ex Provincia si è determinata ad uscire dal Consorzio. Sempre più impellenti sono le difficoltà in cui il Consorzio versa da qualche tempo, il che impone che, ove possibile, si intervenga subito e risolutamente. Per avere da Lei la cortesia di sentire le risposte alle domande che Le pongo, Le chiedo, pertanto, compatibilmente con i Suoi impegni, di volermi fissare un appuntamento prima possibile. Sono certo che, alla luce delle riportate dichiarazioni rilasciate dal Presidente Crocetta, potrà fornirmi novità che rassicurino, prima ancora che me ed il Consiglio di Amministrazione che rappresento, circa mille e cinquecento studenti iscritti alle nostre facoltà di Lingue e Scienze del Servizio Sociale, nonché le loro famiglie, quando non anche tutto il tessuto economico che ruota attorno all’Università ragusana, tessuto economico all’interno del quale un posto preminente ricoprono i trenta dipendenti del Consorzio Universitario, senza dimenticare tutti gli altri, assai più numerosi, soggetti che traggono beneficio economico dall’esistenza della nostra Università. L’Università è un bene comune del nostro comprensorio che va salvaguardato. Ci aiuti, Commissario Cartabellotta, a scongiurarne il definitivo declino e la conseguente chiusura”.