“Ci chiediamo quale il senso della scelta fatta dall’Amministrazione nel volere sostenere la “cantera” del Barcelona. Un camp, per carità, molto prestigioso, che non ha bisogno di presentazioni ma che presuppone, però, un esborso notevole per le famiglie che intendono fare partecipare i propri figli: ben cinquecento euro ciascuno senza vitto né alloggio. Ma non è una chiara discriminazione nei confronti di tutti coloro, sempre di più in questo periodo a causa della crisi perdurante, che non hanno tale possibilità economica?”. E’ quanto si chiede il presidente dell’associazione Ragusa in Movimento, Mario Chiavola, girando l’interrogativo al sindaco Federico Piccitto e all’assessore allo Sport Massimo Iannucci. “Quelli del Barcelona, beninteso – chiarisce Chiavola – possono muoversi come vogliono nel senso che rappresentano una società sportiva e quindi hanno una loro linea di gestione. Ciò che non capisco è il sostegno dato dall’ente di palazzo dell’Aquila ad un percorso del genere che, in pratica, dà la possibilità di sognare, giusto per utilizzare gli stessi termini degli organizzatori, soltanto ai figli di chi ha i soldi. Speriamo che il sindaco Piccitto ci faccia capire meglio che cosa intende concretizzare supportando una manifestazione di questo tipo”.
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