Raccordare l’operato dell’Amministrazione finanziaria con quello dell’autorità giudiziaria nell’ambito della procedura straordinaria di “collaborazione volontaria nazionale e internazionale” per favorire l’emersione spontanea di capitali illecitamente detenuti all’estero e la regolarizzazione anche degli imponibili sottratti a tassazione in Italia. Questo l’obiettivo di una intesa siglata a Ragusa dal direttore regionale dell’Agenzia delle entrate della Sicilia Antonino Gentile e dal Procuratore della Repubblica Carmelo Petralia. Nel dettaglio, la Procura della Repubblica comunicherà all’Agenzia delle Entrate se un contribuente abbia avuto formale conoscenza dell’inizio di un’attività istruttoria penalmente rilevante, specificando i reati per i quali è stata avviata o la non rilevanza degli stessi in ordine all’ammissibilità della procedura. L’Agenzia delle Entrate, entro trenta giorni dalla data di esecuzione dei versamenti dovuti dal contribuente a esito delle attività dell’ufficio, comunicherà la conclusione della procedura di collaborazione volontaria, per l’utilizzo dell’informazione ai fini dell’esclusione della punibilità per reati indicati dalla normativa. L’Amministrazione finanziaria comunicherà anche i nominativi dei contribuenti che producono documenti o riferiscono notizie false.