Continua la battaglia del comitato Randello Libera in attesa che le istituzioni locali decidano cosa fare rispetto alle concessioni del grande complesso alberghiero che vorrebbe per sè un pezzo della spiaggia. Si legge in una nota: “Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, soprattutto se di mezzo c’è lo spiaggione di Randello. E ‘ da oltre un anno che la vicenda si trascina penosamente in un quadro di ambiguità senza confini. Solo qualche giorno fa esponenti dell’amministrazione comunale, durante la presentazione del nuovo Piano di utilizzo del demanio marittimo del Comune di Ragusa, rimarcavano che l’area di Randello era stata posta sotto la massima tutela, enfatizzando il fatto che le due concessioni previste dalla passata amministrazione fossero entrambe state revocate. abbiamo chiesto cosa fosse stato revocato e nessuno si è degnato minimamente di darci una risposta. Ed ecco che puntuali come un orologio svizzero, sdraio ed ombrelloni sono tornati nello stesso punto dove erano stati piazzati lo scorso anno. Il Resort è la secondo i suoi programmi, con tutto il suo armamentario di suppellettili da spiaggia. E’ corretto nei confronti della cittadinanza dire una cosa, creare delle aspettative e poi venire smentiti dalla realtà dei fatti? E’ giunto il momento che chi di dovere si assuma le proprie responsabilità, per quello che ha fatto (o sarebbe meglio dire per quello che non ha fatto) e per quello che ha detto (come anche per quello che non ha detto). Il nostro obbiettivo è liberare Randello da mire private predatorie e rapaci, che nulla hanno a che vedere con la tutela e la valorizzazione di questo prezioso bene comune. Intervenga subito il primo cittadino, faccia luce sui fatti di questi ultimi giorni, ci spieghi nel dettaglio cosa è stato revocato, quali sono i tempi reali di approvazione in via definitiva del piano spiagge”.
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