Giornata storica, quella di ieri 11 giugno, per il consiglio comunale di Ragusa. A maggioranza, con l’astensione di pochi componenti delle minoranze, è stata esitata la bozza delle modifiche al Regolamento consiliare. Il consigliere 5 stelle Maurizio Stevanato scrive: “Si dovranno attendere i tempi previsti per la pubblicazione dell’atto, e poi, finalmente aggiungerei, il consiglio comunale avrà un nuovo regolamento che punta al risparmio economico, all’efficienza e all’efficacia dell’azione da compiere”. Il consigliere pentastellato e il consigliere di Città, Carmelo Ialacqua, sono stati gli estensori della bozza delle modifiche al Regolamento approvata ieri in aula. “E’ stato necessario – ha spiegato Stevanato – compiere un lavoro chirurgico per invitare le minoranze a ridurre di molto il numero degli emendamenti e sub emendamenti presentati, altrimenti si rischiava di allungare ulteriormente i tempi. Oggi si ha la soddisfazione di un nuovo Regolamento, anche se abbiamo dovuto attendere ben un anno e mezzo prima che potesse essere discusso ed esitato. Da oggi, grazie alle modifiche apportate, queste lungaggini, strumentali aggiungo, non saranno più consentite. Oltre all’eliminazione dei monogruppi e alla conseguente composizione dei gruppi consiliari a cui si è già adempiuto a seguito delle modifiche apportate allo Statuto, adesso si procederà alla riduzione del numero dei componenti delle commissioni, da 15 a 10, dunque con un risparmio reale di un terzo della spesa sinora sostenuta. Altri risparmi si avranno anche in commissione centri storici, dove alla luce delle modifiche apportate si procederà ad una contrazione del numero dei membri. Oltre al risparmio, l’altro punto a cui mira il Movimento Cinque Stelle è la concretizzazione dell’efficienza e dell’efficacia della macchina consiliare. Con le modifiche inserite, i tempi di intervento sono stati ridotti. Non sarà più possibile avere su regolamenti, proposte e quant’altro un numero eccessivo di emendamenti e sub emendamenti, la maggior parte strumentale e non congruo. E’ stato stabilito che quelli simili dovranno essere accorpati prevedendo un’unica sessione di dibattito. Ridurre i tempi per tutti, non vuol dire, come erroneamente hanno tentato di veicolare le minoranze, attentare alla democrazia, ma evitare che personalismi e strumentalizzazioni abbiano ricadute, poi, di natura economica e sostanziale per il buon andamento dei lavori”.
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