E’ stata eseguita giovedì l’autopsia sul neonato morto al “Maria Paternò Arezzo” di Ibla dopo la vaccinazione. L’esame medico legale, eseguito dal dottor Francesco Coco e dal prof. Massimo Tirantelli, ha accertato che il piccolo soffriva di una cardiopatia congenita, della quale durante gli accertamenti sono state trovate tracce evidenti. L’autopsia sarà conclusa con esami istologici. Il referto sarà pronto entro 60 giorni. Il neonato è deceduto il 29 giugno scorso nell’ospedale ‘Paternò Arezzo’ di Ragusa, dove era stato ricoverato dopo la somministrazione di un vaccino obbligatorio. In seguito alla denuncia dei genitori sono state avviate le indagini dei carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Valentina Botti. Militari dell’Arma hanno acquisito la cartella clinica del neonato ed hanno notificato alle parti interessate, oltre dieci persone tra personale dell’ospedale e dell’Asp di Ragusa, un avviso di conferimento d’incarico per l’autopsia, prevista per giovedì. L’inchiesta della Procura e le indagini dei carabinieri, si spiega in una nota, sono “mirate a stabilire con certezza le cause della morte del bimbo, al fine di far luce su eventuali responsabilità di colpa medica da parte dello staff dell’ospedale o del personale dell’Asp di Ragusa che ha provveduto alla somministrazione dei vaccini, cui apparentemente sembrerebbe essere stato conseguente il decesso”. Sull’accaduto l’Asp aveva diramato una nota in cui si legge: “Il neonato di due mesi morto il 29 giugno scorso nell’ospedale Maria Paternò Arezzo aveva una malformazione cardiaca congenita”. “All’atto del ricovero – scrive ancora l’Asp 7 di Ragusa in una nota – il piccolo presentava condizioni gravi, con diagnosi precedente di malformazione cardiaca congenita. Approntate, immediatamente, le cure del caso il bambino è stato trasferito nella divisione di neonatologia e Unità terapia intensiva neonatale dove alle 6,45 si registrava il decesso”.
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