Il sindaco Federico Piccitto ha incontrato a Palazzo dell’Aquila una delegazione romena, composta dal Segretario di Stato Ioana Liana Cazacu del Ministero del Lavoro, della Famiglia, della Protezione Sociale e delle Persone Anziane della Romania, coordinatrice del Dipartimento per le Pari Opportunità, dal Capo di Gabinetto dott. Adrian Chesnoiu, dagli addetti agli affari Sociali e Lavoro presso l’Ambasciata di Romania in Italia, Mirela Videa e Andrei Sfirloaga. La delegazione è stata accompagnata dal segretario della Camera del Lavoro Città di Ragusa Nicola Colombo, e dai massimi rappresentanti sindacali del comparto agroindustraia della Cgil. Lo scopo della visita della delegazione romena in provincia di Ragusa è quello di approfondire le condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori romeni presenti nel nostro territorio, con il supporto delle organizzazioni sindacali che operano a sostegno della tutela e dell’inclusione sociale e civile dei cittadini romeni. Il Segretario di Stato Cazacu ha sottolineato l’importanza per il governo romeno di reperire quanti più dati possibili in relazione alla presenza ed alle condizioni di vita dei cittadini romeni per sviluppare politiche sociali di sostegno e campagne d’informazione in tutte le aree del territorio romeno, per a migliorare la qualità della vita ed i processi d’integrazione. Il rappresentante del governo romeno ha anche espresso la piena disponibilità a predisporre progetti transfrontalieri in sinergia con la città di Ragusa, finalizzati a realizzare interventi in tema di lavoro, servizi sociali, integrazione e sostegno alle donne, utilizzando i finanziamenti strutturali europei 2014-2020. “Ci trova concordi la proposta di creare un partenariato e di considerare i fondi europei come opportunità di sviluppo” ha affermato il sindaco Piccitto, offrendo la piena apertura dell’amministrazione comunale a collaborare con la comunità romena. A dare alcuni dati sulla situazione e la presenza nel territorio ibleo dei lavoratori romeni è stato il segretario della Flai di Ragusa, Salvatore Carpentieri, che ha rimarcato la crescente presenza di lavoratori romeni negli ultimi anni. Su 27.000 lavoratori agricoli censiti in provincia circa 5000 sono tunisini e più di 4000 sono romeni, con una concentrazione maggiore nel comune di Acate (su 8000 abitanti, 2100 sono lavoratori stranieri in maggioranza romeni). “Le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori stranieri non sono purtroppo dignitose – ha spiegato il rappresentante sindacale – E’ diffuso lo sfruttamento lavorativo, il lavoro nero, le paghe salariali sono in violazione di contratto, le condizioni abitative sono spesso pessime, la scarsa mobilità li costringe quasi sempre a dipendere dai datori di lavoro anche per i bisogni più elementari”.