Alla prefettura di Ragusa si è tenuta una riunione della Conferenza Provinciale Permanente, Sezione dei servizi alla persona ed alla comunità, presieduta dal Prefetto Annunziato Vardè, alla presenza del Presidente dell’Associazione Nazionale per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche, Giuseppe Trieste. Sono inoltre intervenuti i rappresentanti delle Amministrazioni locali della provincia di Ragusa, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ragusa, il Dirigente del Centro per l’impiego di Ragusa, unitamente agli esponenti della associazioni locali rappresentative delle persone con disabilità. La riunione, che fa seguito ai precedenti incontri che si sono svolti in Prefettura sin dal 2010, è stata un’utile occasione per monitorare l’applicazione della normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche nella provincia iblea e per dare un ulteriore impulso e consolidare le attività di collaborazione tra i soggetti istituzionali che a vario titolo operano nel settore dell’integrazione e dell’inclusione sociale delle persone in situazione di disabilità, nonchè per un aggiornamento sulle attività intraprese per il superamento delle barriere sia fisiche che culturali. Trieste ha sottolineato inconvenienti legati all’adozione di alcuni interventi sostitutivi rispetto alle indicazioni previste dalla legge in materia, quale, ad esempio, l’impiego del montascale, diffusamente presente negli uffici pubblici o presso gli istituti di credito, in quanto scomodo per chi siede in carrozzella, spesso guasto e non adatto a quelle persone con ridotta capacità motoria o con handicap non identificabili, laddove gli ascensori o elevatori potrebbe essere sicuramente di maggiore utilità per un’utenza più ampia (anziani, donne in stato interessante o con bambini piccoli in passeggini). Per quanto riguarda l’accessibilità delle spiagge e dei litorali, è emersa la condivisione nell’adozione di ogni utile iniziativa, affinchè il rilascio delle licenze per l’apertura degli stabilimenti balneari avvenga previo l’obbligo di rendere fruibili ed accessibili “a tutti” le spiagge della provincia, ovvero di approntare siti di pubblica utilizzazione che presentino i requisiti per una fruibilità globale.
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