Erano 680 su un barcone di legno e sono stati soccorsi da tre unità navali, 370 sono sbarcati a Pozzallo. Gli investigatori non appena saliti a bordo della nave hanno individuato un cittadino tunisino come probabile scafista. Messo alle strette dopo 8 ore di interrogatorio ha confessato. I migranti hanno pagato 2.000 dollari ciascuno; agli organizzatori quasi 1 milione e mezzo di euro. Erano partiti dalla Libia. Alle procedure hanno partecipato tra altri 30 Agenti della Polizia di Stato, nonché appartenenti alle altre Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’A.S.P. per le visite mediche. La Polizia Scientifica ha lavorato senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. In tempi record sono stati identificati centinaia di migranti approdati. Lo scafista tunisino ha tentato di confondersi tra le centinaia di migranti eritrei sulla nave. Il tunisino per la prima volta sbarcato in Italia è stato condotto in carcere ed al termine dell’espiazione della pena sarà coattivamente condotto nel suo paese con provvedimento di espulsione del Questore di Ragusa.
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