La Polizia ha individuato e denunciato A.R. di anni 55 residente a Pachino, mitomane che ha organizzato una messa in scena, a dir poco incredibile, per incontrare il padre del piccolo Loris. Dovrà rispondere dei seguenti reati: calunnia, interruzione di pubblico servizio, falso materiale, sostituzione di persona ed usurpazione di titoli. L’uomo ha lasciato una lettera sul balcone di un vicino di casa della famiglia di Loris a Santa Croce Camerina al fine di farla recapitare al padre del piccolo. Il contenuto della lettera era particolarmente inquietante ma non vi era alcun elemento utile alle indagini, per altro ancora in corso. A.R. aveva scritto nella lettera di essere un appartenente alle Forze dell’Ordine e di voler incontrare presso la villa comunale di Vittoria il padre di Loris in un determinato giorno e fissando pure l’orario. All’appuntamento si sono presentati gli uomini in borghese della Squadra Mobile di Ragusa al fine di verificare se qualcuno si presentasse, ovviamente è stato tenuto all’oscuro di tutto il padre del bambino considerato che sta già affrontando una difficilissima situazionee che di sicuro si trattava di un mitomane. Gli agenti hanno notato AR in un angolo del parco intento a guardare chi entrava, come se stesse aspettando qualcuno. L’uomo lo hanno perquisito. Nello zaino aveva una maschera di quelle utilizzate per carnevale, una felpa con cappuccio, guanti, tuta ed una foto con tutte le generalità e gli incarichi ricoperti di Monsignor Ferraro già vescovo di Agrigento. Si è capito subito che si trattava di una persona con problemi psichici. Asseriva infatti che il responsabile dell’omicidio fosse l’ex Vescovo di Agrigento Ferraro che per altro è originario di Santa Croce Camerina. L’uomo è stato quindi denunciato e rilasciato.