L’ufficio Denunce della Questura di Ragusa ha smascherato l’uomo che qualche giorno fa aveva preso a pugni il titolare di una tabaccheria del centro cittadino, provocandogli lesioni al volto con una prognosi di 20 giorni, e tutto per una ricarica di un cellulare di soli cinque euro. L’uomo, un cinquantenne ragusano, è entrato nella ricevitoria e ha richiesto di ricaricare di 5 euro un telefono cellulare. Al momento di pagare la somma non avendo a disposizione denaro contante ha richiesto di pagare con una carta bancomat, servizio però non offerto da parte dell’esercizio commerciale. Pertanto l’uomo, ottenuta la ricarica si è allontanato riferendo di portarsi allo sportello bancomat più vicino per prelevare denaro contante e saldare la somma. Trascorsi diversi minuti ed essendo in orario di chiusura, il titolare ha raggiunto telefonicamente il cliente chiedendogli spiegazioni sul ritardo. L’uomo adirato ha risposto che stava arrivando. Giunto in tabaccheria ne è nato un acceso alterco con l’esercente in quanto il cliente ritenutosi offeso dalla telefonata di sollecitazione ha deciso che non avrebbe più pagato, allontanandosi dalla ricevitoria. Il titolare dell’esercizio commerciale ha seguito l’uomo all’esterno venendo però colpito al volto da un violento pugno che gli ha causato una ferita da taglio al mento e l’avulsione di 4 denti. L’aggressore poi si è allontanato facendo perdere le proprie tracce. Immediatamente sul posto una Volante della Polizia di Stato ha prestato le prime cure al malcapitato che è stato trasportato al pronto soccorso. L’aggredito ha descritto minuziosamente i tratti somatici dell’aggressore; fondamentale è stato poi il supporto dato dalle registrazioni video interne alla tabaccheria che hanno permesso di immortalare il reo. La polizia scientifica ha poi dato un nome a quel volto Rintracciate le precisa generalità, la vittima è stata poi richiamata dal personale dell’Ufficio Denunce e, dopo la visione di un album fotografico, ha individuato senza dubbio i tratti del suo aggressore che è stato deferito all’autorità giudiziaria per i reati di lesioni personali e insolvenza.
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