I Carabinieri della Compagnia di Ragusa hanno denunciato 2 persone, L.A. di Ragusa e B.S. di Comiso, perché stavano compiendo dei lavori di sbancamento non autorizzati in un’area sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico. I militari sono stati allertati da un cittadino che, nel transitare nella contrada Passo Marinaro, aveva notato un escavatore intento a effettuare dei lavori di sbancamento in un terreno. I militari quindi identificavano sia il conducente dell’escavatore e sia il proprietario del terreno, che risultava di proprietà privata, ma inserito in zona sottoposta a vincolo archeologico e paesaggistico, in quanto interessata alla presenza della necropoli classica di Camarina, meglio nota come necropoli di Passo Marinaro, che tuttora conserva resti monumentali con tombe a fossa e ad inumazione e tombe a sarcofago che rappresentano una delle più importanti testimonianze storico- archeologiche dei riti e delle architetture funerarie della civiltà siciliota del V secolo A.C. Infatti, nell’effettuare il controllo, i militari notavano vari resti delle tombe facenti parte della necropoli, sparsi sul terreno e danneggiati. L’area, privata, era tutelata da un vincolo archeologico e paesaggistico fin dagli anni ’70. I lavori, tra l’altro effettuati con un mezzo cingolato di enormi dimensioni, avevano irrimediabilmente danneggiato alcune tombe, poiché le grandi tegole di età greca che le ricoprivano erano state divelte e rotte in più pezzi, ma vi era anche la presenza di paletti collegati tra loro da strisce di plastica, in maniera tale da delimitare l’area, verosimilmente per realizzare addirittura una strada. I due sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico nazionale, ed esecuzione di opere in assenza di autorizzazione.