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18/09/2015 -

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RAGUSA, INIZIA FESTIWALL

il materiale festiwall foto casconeGli artisti Moneyless, Daniel Eime, Pixel Pancho, Natalia Rak e Millo sono in arrivo, e le pareti di due edifici pubblici e tre privati sono pronti ad accogliere le gigantesche opere d’arte, che rimarranno patrimonio della città. Al Comune di Ragusa l’assessore alla cultura Stefania Campo, Antonio Sortino dell’associazione S/Oggetti Negativi e Vincenzo Cascone della casa di produzione Extempora, i tre soggetti promotori dell’evento, hanno presentato alla stampa il festival. “L’evento – ha detto l’assessore Campo – ha alle spalle un grande coordinamento e un lavoro durato più di un anno. Quando i due organizzatori mi fecero la proposta, ormai più di un anno fa, l’amministrazione la sposò con molto entusiasmo, sebbene non sia stato di semplice realizzazione strutturare il coordinamento tra il Comune e i privati che mettono a disposizione le facciate dei propri condomini: la macchina organizzativa è complessa, e quello che ne risulterà sarà un grande museo a cielo aperto, con opere d’arte firmate da artisti di fama internazionale. In questo modo Ragusa otterrà un’intera settimana di festa che coinvolgerà l’intera città, ma anche un veicolo di promozione turistica alternativa: saranno sufficienti infatti i nomi degli artisti coinvolti a inserire la città in un circuito artistico di respiro mondiale. L’amministrazione è lieta inoltre di poter in questo modo contribuire a rivalorizzare le zone più ingrigite della città, con un evento di valore anche simbolico: non a caso a conclusione, domenica, si terrà un ampio dibattito sull’utilizzo degli spazi pubblici, durante il quale interverranno giuristi, docenti e associazioni culturali che hanno già fatto questo tipo di esperienza sociale in altre città, come nel caso del collettivo Borgo Vecchio Factory di Palermo”. Le scelte sono ponderate e strutturate, come sottolinea Antonio Sortino: “Le cinque opere – dice – sono dislocate nella zona sud di Ragusa, attorno alla via Archimede, e l’intento è quello di contrastare l’ipercementificazione cui ormai siamo assuefatti. Quello che vogliamo è portare in città una dose massiccia di street art, che permetta a tutti di riappropriarsi della città, creando momenti di aggregazione per tutti: dai più piccoli agli adulti, ai quali sono dedicati i due appuntamenti musicali”. La street art nasce come fenomeno di rivolta e di protesta, e mantiene la propria impronta originaria, ma si estende ormai anche su altri canali. Ricorda infatti Vincenzo Cascone di Extempora: “Si tratta di un fenomeno che si studia ormai anche nelle università, una forma d’arte che dà la possibilità di vivere la città e autorappresentarsi. Non rinunceremo tuttavia a dare un’impronta di magia all’evento: per due settimane infatti, le pareti saranno illuminate dal basso, dando al quartiere e ai disegni un aspetto onirico. È tempo che la città di Ragusa, dopo anni di cementificazione e di creazione di non luoghi, riacquisti una identità”.

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