La seconda giornata della Fiera Agroalimentare Mediterranea ha registrato la presenza di tante scolaresche (con bambini e ragazzi di ogni età) in visita ai vari settori della Fiera per scoprire il mondo agricolo e della zootecnia che ha sempre rappresentato e continuerà a rappresentare larghissima parte dell’economia e dello sviluppo di questa nostra provincia. Ma anche tanti visitatori professionali, imprenditori intenzionati a fare nuovi investimenti in azienda coinvolti dalle proposte innovative e sempre più funzionali del mondo della meccanizzazione agricola che presenta ormai un panorama alla Fam 2015 di livello internazionale. Nei padiglioni dei concorsi zootecnici i giudici sono stati impegnati a valutare i diversi capi delle varie razze bovine presentati dagli allevatori come il risultato di anni di lavoro e di attenzione professionale per la morfologia, l’estetica, la salubrità dei loro animali più rappresentativi: e c’è spazio per le razze da carne Limousine e Charolaise, e per le razze da latte dalla nostra storica tradizionale Modicana alla Frisona, alla pezzata rossa, alla bruna. Nel recinto accanto sono invece i cavalli a dare esibizione della loro fierezza e del loro statuario portamento, accompagnati dai loro legittimamente orgogliosi proprietari.I bambini poi (ma non solo loro) sono attirati dagli asini, questi mansueti robusti forti equini che nel territorio ragusano hanno sempre avuto una particolare considerazione aziendale, storica ed affettiva ad un tempo, ed oggi con la riscoperta da “presidio Slow Food”dell’asino ragusano anche commerciale e reddituale. Nel corso della mattina di sabato si sono riunite le commissioni valutatrici dei consorzi per la “Q ed E – Qualità ed esposizione” tra le imprese partecipanti al salone dell’agroalimentare e del concorso (una novità di quest’anno) “Innovazione e Sicurezza” per i partecipanti alla mostra della meccanizzazione. “Una edizione di respiro veramente nazionale – sottolinea Giuseppe Giannone, presidente della Camera di Commercio di Ragusa, ente organizzatore – che ha confermato come la collaborazione attiva e partecipata tra i vari soggetti che sono protagonisti dello sviluppo di un territorio, dagli imprenditori ai professionisti, dalle istituzioni alla classe politica, si possono meritare considerazione e prestigio in sintonia con la qualità della nostra economia agricola che resta un fiore all’occhiello dell’economia nazionale”. Molto lavoro per i funzionari della Camera di Commercio di Ragusa che in queste ultime settimane hanno faticato non poco per portare a sintesi i tanti tasselli di un mosaico variegato. “Un lavoro di gruppo rafforzato ormai dalla grande esperienza – evidenzia la dirigente camerale della promozione Giovanna Licitra – ma supportato dalla forse adesione entusiasta di amministratori camerali innovativi e propositivi e da imprenditori intelligenti che credono fortemente nel proprio lavoro e nel futuro”. Ed al futuro della Fiera ha certamente guardato in questi giorni tutta la provincia di Ragusa con i suoi rappresentanti politici ed i suoi organismi istituzionali. “Si va verso politiche di area vasta – aggiunge Carmelo Arezzo, segretario generale dell’ente camerale – e verso nuove geografie amministrative che porteranno anche ad una nuova Camera di Commercio comune alle tre province di Catania, Ragusa e Siracusa. Occorre fare tesoro dei risultati preziosi della FAM perché questa Fiera ormai unica in Italia meridionale trovi nella nuova dimensione amministrativa del territorio ulteriore linfa e risorse per diventare la vetrina vincente di un realtà agroalimentare di altissma qualità quale quella di questo angolo della Sicilia sud-orientale”.
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